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Pdl, Berlusconi in piazza del Popolo: "Sono già pronto per vincere la campagna elettorale"

Alle 16 il Cavaliere sale sul palco davanti a migliaia di simpatizzanti che manifestano contro giustizia politicizzata e Fisco oppressivo

Giulio Bucchi
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Sale sul palco poco dopo le 16, Silvio Berlusconi, in una piazza del Popolo piena di migliaia di simpatizzanti del Pdl (gli organizzatori parlano di 300mila presenze), e l'inizio è tutto un programma: "Siente uno spettacolo straordinario, già pronti per una nuova campagna elettorale e per vincere alla grande!". "Vi comunico ufficialmente - arringa il leader Pdl - che sono pronto anch'io a una nuova campagna elettorale". Poi la battuta: "Da oggi questa piazza sarà Piazza del Popolo della Libertà, non ho mai visto tanti impresentabili tutti insieme". Il centrodestra è in piazza per protestare contro i pm politicizzati e Fisco e burocrazia che strangolano l'Italia, ma l'atmosfera elettrica è tutta per gli sviluppi politici e la fiducia quasi impossibile cercata dal segretario democratico Pierluigi Bersani. E il messaggio è uno solo, vista la testardaggine del democratico: addio alle larghe intese. "Si torni subito al voto e si restituisca la parola agli italiani". Berlusconi saluta il popolo del Pdl a Roma, guarda il video Berlusconi: "Siamo pronti per andare al voto", guarda il video Ragazza nuda protesta al comizio del Pdl, guarda il video Attacco a Bersani - I toni sono caldissimi, ogni frase sembra una mazzata alle ipotesi di governo "istituzionale" in tandem col Partito democratico. Dopo aver attaccato il governo Monti per il pasticcio sui marò ("Ma quale Italia rispettata all'estero? Prima eravamo subalterni alla Germania, ora lo siamo all'India"), il Cavaliere parte a spron battuto contro Bersani: "Nessuno ha il coraggio di dirgli che le elezioni non le ha vinte. Era convinto di smacchiare il giaguaro, ma il giaguaro l'ha ridotto male". Il segretario Pd è bocciato su tutta la linea: "L'incarico a lui affidato è precario", ma soprattutto, spiega Berlusconi, inaccettabile è l'atteggiamento della maggioranza (che non c'è). "Dopo la presidenza della Camera e del Senato, dopo Palazzo Chigi, vogliono prendersi anche il Quirinale. Sarebbe quasi un golpe, un atto ostile nei confronti di metà del Paese - è l'accusa del Cav -. Bersani non ha preso il 51% dei voti, ma molti meno, ma vuole il 100% delle cariche istituzionali. E' inaccettabile. Come è inaccettabile che la più importante carica della Repubblica sia decisa nel buio di una stanza tra 3 o 4 capigruppo. Magari, tirando in ballo Romano Prodi...". Berlusconi manda un abbraccio ai marò, guarda il video Berlusconi: "Caro Bersani il giaguaro ti ha ridotto male", guarda il video Battute e sberleffi - E quando il Cav nomina il suo grande rivale, dalla piazza è un boato di "buu" e fischi, paragonabili ai cori di scherno e ai pollici versi agitati dagli azzurri quando Berlusconi cita, sbeffeggiandoli, i politici spazzati via dalle ultime elezioni: dagli ex alleati Gianfranco Fini ("Ma in fondo a Montecarlo non se la passerà male...") e Pierferdinando Casini giù giu fino ai manettari e giustizialisti per eccellenza, Antonio Di Pietro e Antonio Ingroia. "Lo hanno mandato in Valle d'Aosta - ironizza a proposito del leader di Rivoluzione civile ed ex pm -, ora farà le intercettazioni agli stambecchi", mentre con Di Pietro si congratula per il suo "ritorno all'agricoltura, speriamo non faccia danni".  Berlusconi: "Fini, ora goditi pure Montecarlo", guarda il video   "Se Bersani fallisce, subito al voto - Il Pdl è pronto a tornare al voto, anticipa a inizio comizio Berlusconi. Che poi torna sull'argomento, sottolineando "la mia piena fiducia nell'equilibrio e nella saggezza di Napolitano". La premessa è chiara: "Questi signori non sanno che scherzano col fuoco, c'è il rischio anche per l'Italia di un nuovo caso Cipro". Quindi, se Bersani non riuscirà a formare un governo, "non deve fare melina e si torni subito al voto, noi siamo pronti". Il guaio, è che il segretario del Pd "sta ripetendo lo stesso errore-orrore di Monti, dice no a un patto con noi perché sono ancora accecati dall'odio". E se il Pd continua "con questo tentativo assurdo di un governo senza numeri, di un governo di minoranza", fancedo "scouting" tra i grillini ("Sono ipocriti, è la doppia morale comunista"), "sappia - anticipa il Cavaliere - che la nostra opposizione sarà durissima, senza sconti in parlamento e nelle piazze".  Berlusconi: "L'uveite? Colpa dei comunisti", guarda il video   L'assalto dei pm - Si parla anche di giustizia, e Berlusconi suona la carica: "Solo io potevo resistere a tutto il fango che mi hanno gettato addosso". "Sono un italiano che non ha paura" di una sinistra che cerca di eliminarlo in ogni modo, anche "per via giudiziaria". "Non sono io che vedo comunisti ogni dove. La verità è che sono dappertutto. Ho visto e vedo così tanti comunisti che mi sono venuti gli occhi rossi e la congiuntivite", scherza sulla uveite che gli ha procurato il legittimo impedimento alle udienze dei processi milanesi. "Invece di parlare di temi reali del Paese, la sinistra ha messo davanti il conflitto di interessi, l'anticorruzione, il falso in bilancio, la questione lunare della mia presunta ineleggibilità". "Sono questi signori che sono da tanti anni in Parlamento a dover essere ineleggibili perché, spiace dirlo, ma sono irresponsabili, fuori dalla realtà, non sanno ascoltare il Paese e non capiscono il dramma di imprenditori e disoccupati, l'incubo di chi riceve cartelle minacciose dall'Agenzia delle Entrate. Berlusconi ha poi chiesto alla folla: "Vi domando se vi sembra normale non aver mai sentito Bersani pronunciare la parola crescita, la parola sviluppo, niente di niente: il suo unico programma è togliere di mezzo il signor Berlusconi".                

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