I dibattimenti spostati a BresciaProcessi Ruby e Mediaset verso lo stop
La decisione della Cassazione imporrebbe un rinvio delle sentenze
Da una protesta "contro la barbarie di una parte della magistratura che usa la giustizia per combattere avversari politici" quella che andrà in scena oggi a piazza del Popolo a Roma sarà per il Pdl una manifestazione "contro l'oppressione giudiziaria, burocratica e fiscale". Un abbassamento di toni che rivela la soddisfazione di Silvio Berlusconi che sta per incassare due importanti vittorie per quanto riguarda i processi in cui è coinvolto. La decisione di assegnare alla sesta sezione della Suprema Corte l'istanza di spostare da Milano a Brescia i processi Ruby e diritti tv sembra imporre ai giudici del Tribunale e della Corte d'Appello di sospendere i procedimenti in corso a Milano in vista della decisione della Cassazione. Non una regola, ma un'eventualità più che probabile. Se l'assegnazione dei fascicoli decisa dal primo presidente, Ernesto Lupo, non implica di per sè l'ammissibilità dell'istanza presentata dai legali dell'ex premier (di norma le istanze ritenute inammissibili vengono assegnate alla settima sezione, ndr), per ragioni di opportunità e visto l'articolo 47 del codice di procedura penale, i giudici potrebbero propendere per fermare i processi che vedono mutato l'ex premier e la relativa prescrizione. In attesa di conoscere la data dell'udienza, e dunque stabilire se i processi resteranno nel capoluogo lombardo o verranno trasferiti a Brescia, l'udienza del processo d'appello in calendario oggi si preannuncia solo tecnica. Questa mattina, 23 marzo, infatti i giudici davanti ai quali si celebra il processo d'appello di Mediaset hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento avanzata dal legale di Silvio Berlusconi. Il processo è stato quindi aggiornato al 20 aprile prossimo. I giudici, in particolare, hanno accolto il legittimo impedimento motivato dalla partecipazione dell'ex premier a una riunione dell'Ufficio di presidenza del Pdl che hanno ritenuto inserita "nel contesto istituzionale". Il giudice Alessandra Galli, che presiede il Collegio, ha sottolineato il particolare momento politico con il conferimento dell'incarico a formare il nuovo Governo e la necessità per le parti politiche di confrontarsi tra loro. Slittano così le ultime arringhe delle difese di Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto, entrambi imputati nel processo in cui Berlusconi è stato condannato in primo grado a 4 anni di carcere per frode fiscale e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. In ogni caso infatti non poteva essere pronunciata la sentenza, senza una decisione della Suprema Corte. Lo stesso discorso vale per il processo sul caso Ruby dove l'ex premier è imputato di concussione e prostituzione minorile, che riprenderà lunedì pomeriggio ma in assenza dei difensori impegnati, come lo stesso la conclusione della requisitoria della Procura con la richiesta di condanna dell'ex premier, imputato per concussione e prostituzione minorile, slitterebbe a dopo il verdetto della Cassazione sulla legittima suspicione.