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Berlusconi: ultima chiamata di Silvio a Bersani

Silvio Berlusconi

Lucia Esposito
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"Tocca a Pd e Pdl la responsabilità di dare un governo al Paese". Silvio Berlusconi ha spiegato in conferenza stampa al termine del colloquio con il capo dello Stato che "con Napolitano abbiamo esaminato i risultati delle elezioni, che presentano tre forze politiche di pari entità. Una di queste non ha dato la propria disponibilità a collaborare, quindi restano in campo le forze rappresentate da noi e dal Pd. A noi spetta la responsabilità di dare un governo al paese. La crisi è profonda e richiede interventi immediati per l'economia". Insomma il Cavaliere, che era arrivato al Quirinale insieme al segretario Pdl, Angelino Alfano, e ai due capigruppo, Renato Brunetta e Renato Schifani, ha rilanciato al presidente la necessità di un governissimo: "Non è accettabile che una forza che ha solo il 30% dei voti possa esigere tutto. Dopo le presidenze di Camera e Senato non è assolutamente pensabile che questo accada con il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica". "Siamo a disposizione per un governo di coalizione che intervenga sull'economia e ci auguriamo che ciò sia anche per le altre forze"". Silvo Berlusconi si è quindi giocato le sue carte senza lasciare nulla di intentato. A Napolitano ha detto quello che aveva anticipato mercoledì 20 marzo in un'intervista a Studio Aperto: "Mi recherò come leader della coalizione al Quirinale e confermerò che per uscire dalla recessione occorrono interventi forti. Solo un governo autorevole e stabile di concordia nazionale che scaturisca dalla collaborazione Pdl-Pd può realizzare interventi nell'interesse del Paese". La sua idea è di affidare il governo a un nome terzo che potrebbe essere l'ex ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Ma non è escluso l'appoggio a un governo Grasso purché si basi sui suoi voti determinanti e non su quelli dei grillini. E che la guida di Palazzo Madama passi poi a un azzurro. Ma, confortato dai sondaggi, adesso il Cavaliere guarda con favore anche a un possibile ritorno al voto. "Dopo la Camera e il Senato, dice Berlusconi, Bersani vuole prendere anche Palazzo Chigi e il Quirinale. Noi non possiamo accettare ed è per questo che sabato avvieremo una mobilitazione permanente nelle piazze e nelle istituzioni contro l'opprossione fiscale, burocratiche e giudfiziaria". 

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