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Democratici, la scelta dei capigruppoecco tutti i "papabili"

Lucia Esposito
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Sistemate due "caselle" e in attesa delle consultazioni e della grande partita del Quirnale, il Pd è alle prese con un'altra scelta non meno importante: quella dei capigruppo, una poltrona nient'affatto di secondo piano perché è da qui che passano le decisioni di grande delicatezza come componenti e presidenze delle commissioni, leggi da mettere in votazione e le nomine. Bersani avrebbe voluto una proroga dei due capogruppi uscenti, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro i quali però non hanno intenzione di ricoprire ancora quel ruolo dopo essere stati a lungo papabili per la Camera e Senato, nè di esporsi alla votazione. Bersani quindi vorrebbe poter contare su uomini di esperienza istituzionale per gestire questa fase tutt'altro che in discesa ma si trova davanti il muro dei rinnovatori, dei renziani ma anche dei turchi pronti a saltargli sul collo dopo essere stati placati dall'elezione di Grasso e Boldrini. Moltissimo i nomi che circolano. Per il senato rimbalzano quelli di Zanda, Casson e Puppato. Alla Camera si fanno i nomi dei turchi Cuperlo e Orlando, tra le donna Mosca e De Michelli vicina a Letta, la Sereni e anche la Madia.     

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