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Regione Lombardia, domani sera il varo della giunta Maroni

La metà degli assessorati sarà affidato a donne. Mantovani sarà il numero due. Uno dei primi atti : dedicare uno spazio a Biagi

Sebastiano Solano
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Domani sera, martedì 19 marzo, si insedierà ufficialmente la nuova giunta lombarda guidata da Roberto Maroni. Una delle novità delle ultime ore è l'esclusione di Paola Ferrari, il noto volto televisivo de La Domenica sportiva, la cui candidatura era stata 'sponsorizzata' da Daniela Santanchè. Per il resto, poche novità.  Giunta per metà al femminile - Come promesso in campagna elettorale dal neo-presdiente leghista, la giunta sarà composta da 14 assessori, 7 uomini e 7 donne, equamente suddivisi tra Pdl e Lega. Il numero due del leader del Carroccio sarà l'esponente del Pdl Mario Mantovani, a cui dovrebbe essere affidata anche la pesantissima delega alla Sanità. L'assessorato all'Istruzione, che comprende anche le deleghe alla Formazione e al Lavoro dovrebbero finire ad un'altra pidiellina, Valentina Aprea. Maurizio Del Tenno e Alberto Cavalli, anch'essi del Pdl, dovrebbero entrare a far parte della giunta. Viviana Beccalossi, invece, con ogni probabilità sarà l'unica esponente di Fratelli d'Italia ad essere premiata con un assessorato. La giornalista Paola Bulbarelli, anch'essa sponsorizzata dalla Santanchè, dovrebbe prendere il posto che è stato, anche se solo per poco, di Paola Ferrari. Uno spazio intitolato a Marco Biagi - In casa Lega, gli assessorati sicuri sono quelli di Massimo Garavaglia al Bilancio, di Maria Cristina Cantù alla Famiglia, di Gianni Fava all'Agricoltura e di Antonio Rossi allo Sport. Le rimanenti due poltrone dovrebbero essere destinate ad altrettante donne, sempre in quota Lega. Intanto, pare che uno dei primi atti di Maroni sarà quello di dedicare un appostito spazio a Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse nel 2002.

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