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Senato, rottura Monti-Pdl I centrini: "Scheda bianca" Grasso sarà presidente

Napolitano e Monti

Matteo Legnani
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Il nuovo presidente del Senato sarà Pietro Grasso. La quarta e definitiva votazione, con il ballottaggio tra l'ex procuratore nazionale antimafia candidato dal centrosinistra e Renato Schifani è appena iniziata, ma le chance dell'esponente pidiellino paiono ridotte al lumicino. L'intesa pre-voto tra i montiani di Scelta civica e gli azzurri è infatti sfumata. E dire che i centristi sembravano davvero intenzionati a sgambettare il centrosinistra. Ma gli uomini del Prof avevano chiesto di poter scegliere tra una rosa di nomi, tra i quali avevano fatto anche quello di Gaetano Quagliarello. Insomma, che in lavagna non ci fosse solo il nome di Renato Schifani, ma anche qualche candidato più "condivisibile" su cui far convergere i loro 19, probabilmente decisivi, voti. L'approfondimento: la verità di Minzolini "Monti ha chiesto il Quirinale e Bersani premier, così l'intesa con il Pdl è sfumata" Lo scontro - Preferendo il candidato di centrodestra a Grasso, i montiani avrebbero anche "punito" il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, "reo" ieri, venerdì 15 marzo, di aver seccamente stoppato la candidatura di Mario Monti alla guida di Palazzo Madama (dove peraltro siede a vita). Il capo dello Stato vede in una eventuale elezione di Monti a presidente del Senato l'apertura di un vuoto istituzionale alla guida di Palazzo Chigi, in una fase per il Paese tanto delicata tanto dal punto di vista politica quanto da quello economico. Stop al quale il Prof aveva reagito in maniera stizzita: "Obbedisco, resto a marcire a Palazzo Chigi" avrebbe replicato coi suoi. I conti - Così Scelta civica voterà scheda bianca, aprendo la strada al successo di Pietro Grasso, che sulla carta può contare su 123 voti contro i 117 di Schifani. "Franchi tiratori" nel segreto dell'urna permettendo. Al probabile successo dell'ex procuratore nazionale antimafia potrebbero inoltre concorrere i voti dei grillini: ufficialmente non si schierano e non voteranno né per Schifani né per Grasso, ma secondo quanto si è appreso l'assemblea dei Cinque Stelle si è spaccata e alcuni di loro potrebbero votare l'esponente del Pd.

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