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Camera, presidente non politiconella legislatura dei dilettanti allo sbaraglio

Lucia Esposito
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Laura Boldrini, presidente della Camera. Una sconosciuta ai non addetti al lavoro. Una debuttante della politica, una che in un'intervista al tg de La7 ammetteva di "non sapere come fare". La scelta rilanciata questa mattina, 16 marzo da Pier Luigi Bersani (insieme al nome di Piero Grasso per il Senato) dopo le fumate nere di eieri è stata una scelta non casuale. Ha voluto dare un'immagine di nuovo, di fresco. Una scelta di "maquillage" che serve solo a nascondere i dinosauri del partito (che restano al loro posto). Una "scelta civica" che serve sostanzialmente a prepararsi al prossimo voto, e apreire al "tutti contro tutti".  Una scelta di prospettiva destinata però a una dura prova: quella del  Parlamento. In Aula sarà un Vietnam, proprio perché si apre una legislatura piena di debuttanti. E tra i debuttanti ci sono  anche i grillini che staranno con  gli occhi puntati sull'attività della Camera, pronti ad alzare barricate davanti al più piccolo passo falso. 

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