Panico nell'aula del Senato,Monti vuole la presidenzaA lui il posto fisso piace eccome
Al Prof la poltrona di senatore a vita sta stretta. In cambio, darebbe al Pd il via libera per Franceschini alla Camera. Democratici spaccati: favorevole Letta, contrario Bersani
La poltrona di senatore a vita, evidentemente, non gli basta. Mario Monti, l'uomo che voleva dissuadere i giovani dalla ricerca del posto fisso perché "noioso" punta a qualcosa di più solido e alto: lo scranno che a Palazzo Madama fu fino a poche settimane fa di Renato Schifani. Il Prof, sulla presidenza del Senato pare essersi davvero impuntato, con l'idea di farsi garante di un "governo del presidente" quando, come appare oggi ovvio, Pierluigi Bersani fallirà nell'incarico affidatogli dal capo dello Stato. Una scelta, la sua, che ha gettato nel panico l'aula di Palazzo Madama e che sarebbe la causa principale dell'impasse odierno e della "fumata nera" alla prima votazione. La trama - In cambio della sua nomina a successore di Schifani, Monti avrebbe offerto al Partito democratico il via libera su Dario Franceschini presidente della Camera dei deputati. L'accordo sarebbe sponsorizzato da Enrico Letta, ma sarebbe fortemente avversato dai bersaniani, dato che si compirebbe in barba al segretario democratico, che punta a un grillino presidente della Camera con Anna Finocchiaro alla guida del Senato. L'ipotesi di un Monti laddove sedeva Schifani sarebbe fortemente sgradita anche agli ex popolari o Area Dem che invece a Montecitorio tifano Dario Franceschini e a Palazzo Madama vedrebbero bene un montiano ma non il Prof in persona, perché troppo legato ad una stagione di governo che considerano fallimentare dal punto di vista dei consensi elettorali che ha prodotto. E al capo dello Stato Giorgio Napolitano, in quanto aprirebbe un immediato vuoto alla guida di Palazzo Chigi.