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Camera, Vendola vota per un grillino presidente

Orellana e Vendola

Ignazio Stagno
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"L'auspicio è che alla Camera si possa determinare una scelta in favore di un candidato del Movimento cinque stelle. Spero in un atto unilaterale del centrosinistra che decidesse questo". Non lo ha detto Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera per il Movimento Cinque Stelle, ma Nichi Vendola. Insomma il leader di Sel ha preso una vera e propria cotta per i grillini e vuole che vada a loro lo scranno più alto di Montecitorio. Nel centrosinistra c'è bufera. Ma Nichi indica la (sua) rotta, simile in parte a quella di Pier Luigi Bersani: "Votiamo Cinque Stelle e stiamo tranquilli". Alla Camera ci sono idee confuse ed è scattato il "voto per finta": l'esito, dopo l'appello di Pd e Pdl (basato su motivazioni opposte) di votare scheda bianca, era scontato. E infatti, sia alla Camera sia al Senato, è stata registrata una doppia fumata nera: per oggi, niente presidenti. I lavori vengono aggiornati a sabato 16 marzo. Ma anche in questo "voto per finta" non sono mancati i colpi di coltello. Da questo voto s'è capito ben poco, se non che nessuno, in realtà, è monoliticamente compatto su una posizione. La bagarre non risparmia né Camera né Senato. Confusione M5S - "Il Movimento Cinque Stelle è compatto". Questo il mantra inarrestabile dei senatori e dei deputati grillini. Eppure oggi, venerdì 15 marzo, alla prima seduta del parlamento i Cinque Stelle sono stati chiamati a votare per eleggere il presidente delle due camere. Avranno tutti votato "compatti" per il candidato a Palazzo Madama, ossia per Luis Alberto Orellana? A giudicare dall'esito del voto non pare che i grillini siano così affiatati come vorrebbero farci credere. Con 246 schede bianche, più della metà dei componenti l'emiciclo, nessun candidato ha raggiunto la maggioranza assoluta (161) necessaria per aggiudicarsi la poltrona di seconda carica dello Stato. I presenti e votanti sono stati 313 senatori. Orellana ha raccolto 52 voti, Sibilia 4, Mussolini 3, Compagna 2, Colombo 1, Scilipoti 1. Le schede nulle sono state 4. I votanti a Cinque Stelle sono 54. Evidentemente 52 grillini hanno votato per Orellana, ma qualcuno ha scelto un altro nome,  fregandosene dei diktat di Vito Crimi, capogruppo M5S a palazzo Madama. Qualcun'altro invece ha votato per Domenico Scilipoti o per Alessandra Mussolini (e anche chi ha scelto Scilipoti o Mussolini, a modo suo, ha dissentito dalla linea di partito). Insomma, anche se il 98 per cento dei senatori grillini ha votato per Orellana, qualcuno invece ha pensato di testa propria. 

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