
Pd e Movimento 5 Stelle, prove tecniche di inciucio

Presidenza della Camera, Copasir e Vigilanza Rai: i grillini hanno fame dei posti che contano. E i democratici sono disposti a cederglieli
di Brunella Bolloli Poltrone in cambio di un via libera per governare. In ballo la presidenza della Camera, i vice sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, almeno un questore, più commissioni di peso tra cui, si dice, Copasir e Vigilanza Rai. Valzer di incarichi ai piani alti del palazzo tra Pd e Movimento Cinquestelle. Tu chiamalo, se vuoi, il grande gioco della casta, o anche prove tecniche di inciucio, nonostante i ripetuti niet di Beppe Grillo a qualunque forma di accordo e il ritornello: niente fiducia ai partiti. E a Silvio Berlusconi alle prese con i pm un consiglio: faccia come Craxi, si dia alla latitanza. L'antipasto dell'inciucione è andato in scena al Senato. Da una parte i tre ambasciatori inviati dal segretario Pd Bersani, Rosa Calipari, Luigi Zanda, Davide Zoggia; dall'altra una pattuglia di neoparlamentari M5S guidati dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi e dal senatore Marco Scibona (assente Vito Crimi). Per non sbagliare i «cittadini» del M5S si sono presentati in una dozzina. Al termine del summit, una dichiarazione di Zanda non convince: «C'è stata una condivisione dell'obiettivo generale, quello di mettere in moto la macchina del Parlamento con le sue articolazioni. Un percorso lungo e nuovo». I grillini hanno chiesto la presidenza della Camera? «No», ha tagliato corto il senatore democratico. Ma, poco più tardi, in un video sul web, è la stessa Lombardi a sintetizzare ai colleghi l'esito dell'incontro. «Noi alla Camera siamo la prima forza politica», ha esordito, «quindi ci aspettiamo che il voto dei cittadini venga rispettato». Tradotto: quei ruoli ci spettano di diritto. Niente scherzi, compagni. I nomi dei prescelti saranno comunicati oggi (c'è una rosa che gira, tra cui la 25enne Marta Grande da Civitavecchia, laureata e “masterizzata” negli Usa, oltre al napoletano Roberto Fico e a un paio di piemontesi), intanto ci sono i criteri per la nomina dei presidenti. «Si devono trovare persone all'altezza dei ruoli istituzionali e la nostra proposta sarà all'altezza», ha dichiarato Lombardi. Leggi l'articolo integrale di Brunella Bolloli su Libero in edicola oggi, mercoledì 13 marzo
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