Cerca
Logo
Cerca
+

Buste, carta e un chilo di colla,la casta ci costerà 1milione di euroe del "vecchiume" non si ricicla nulla

La dotazione per i nuovi onorevoli prevede di tutto. Dai faldoni ai fogli intestati. Una spesa da capogiro nell'era di internet e del risparmio. Intanto in queste ore si butta via tutto per far spazio ai nuovi inquilini di Montecitorio

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Internet e riciclo. Due parole d'ordine in questi anni che scandiscono la vita di tutti. Parole dettate anche dalle istituzioni. Multe se non ricicli la "monnezza", pratiche e domande su carta intestata da fare online per risparmiare la carta. Ma la legge vale solo per i cittadini. Pe ri parlamentari invece le regole sono altre. Per i nuovi inquilini di palazzo Madama e di Monetcitorio arriva una dotazione che è un inno allo spreco. Circa 1000 fogli di carta bianca ogni 4 mesi e 1000 fogli di carta intestata "Camera dei deputati".  Altri 6 faldoni di carpette uno solo vale 15 euro), un chilo e mezzo di colla liquida all'anno e penne, matite e gomme a volontà. Internet a Montecitorio non è mai arrivato. Soldi pubblici sprecati - La dotazione di cancelleria per gli onorevoli la paghiamo con i soldi pubblici. Pagano sempre e comunque gli italiani. A risparmiare non ci pensa nessuno. Nemmeno la spendig review del governo Monti che da 1 milione della precedente legislatura, ha ridotto a 920mila euro i fondi per la cancelleria dei parlamentari. In queste ore a Roma la parola d'ordine è una sola: "sgombero". Ogni parlamentare uscente deve ripulire il suo ufficio di palazzo Marini per far spazio al nuovo deputato. Ma non si può riciclare nulla. Si butta via tutto. E così nella piazzetta vicino palazzo Marini ci sono scatoloni e sacchi neri. Tra la "monnezza" ci sono ancora fogli immacolati, carpette nuove e buste mai usate. La procedura prevede che nulla può essere riciclato. Per ogni nuova legislatura tutto ricomincia. Fogli nuovi di zecca e colla a fiumi per i deputati. E i nostri onorevoli non amano nememno la cultura. Infatti i libri e le monografie che stanno sugli scaffali degli uffici vengono buttati via nella spazzatura. Eppure i cittadini ora usano la posta certificata anche per chiedere la partecipazione ad un concorso pubblico. Basterebbe un Pdf per leggere un disegno di legge. Ma lo spreco tra la casta va sempre di moda. 

Dai blog