"Facciamolo", Saviano, Jovanotti e Benigni, appello per un governo Bersani-Grillo
Sinistra radical-chic in fila per la firma: da Michele Serra a don Luigi Ciotti, tutti vogliono un esecutivo "di cambiamento e di alto profilo"
"Facciamolo" è il nome del nuovo appello creato ieri per spingere il governo verso un cambiamento reale, mutamento che, si augurano, anche il Movimento Cinque Stelle possa appoggiare. La proposta questa volta non giunge dagli intellettuali, anche se Salvatore Settis ha firmato entrambi, ma da un gruppo di celebrità provenienti da diversi settori culturali e non: da don Luigi Ciotti (capofila del Gruppo Abele) a don Andrea Gallo, vecchio amico di Beppe Grillo, Lorenzo Jovanotti, Roberto Benigni, Carlin Petrini (fondatore di Slow Food e Terra Madre), Oscar Farinetti (imprenditore nell'ambito della ristorazione della catena Eataly), Roberto Saviano, i giornalisti Barbara Spinelli e Michele Serra e il coreografo e ballerino di fama mondiale Luca Tommassini. La sollecitazione riguarda soprattutto i nuovi politici che vengono spronati a "non tradire la fiducia che gli è stata accordata" in nome di qualche interesse politico soprattutto in un periodo così delicato per l'Italia e il popolo italico. Un appello ad alta voce che parte da personaggi illustri ma che non farà fatica a trovare grandi consensi. "Facciamolo" - "Mai, dal dopoguerra a oggi, il Parlamento italiano è stato così profondamente rinnovato dal voto popolare. Per la prima volta i giovani e le donne sono parte cospicua delle due Camere. Per la prima volta ci sono i numeri per dare corpo a un cambiamento sempre invocato, mai realizzato. Sarebbe grave e triste che questa occasione venisse tradita, soprattutto in presenza di una crisi economica e sociale gravissima. Noi chiediamo, nel nome della volontà popolare sortita dal voto del 24-25 febbraio, che questa speranza di cambiamento non venga travolta da interessi di partito, calcoli di vertice, chiusure settarie, diffidenze, personalismi. Lo chiediamo gentilmente, ma ad alta voce, senza avere alcun titolo istituzionale o politico per farlo, ma nella coscienza di interpretare il pensiero e le aspettative di una maggioranza vera, reale di italiani. Questa maggioranza, fatta di cittadine e cittadini elettori che vogliono voltare pagina dopo vent'anni di scandali, di malapolitica, di sperperi, di prepotenze, di illegalità, di discredito dell'Italia nel mondo, chiede ai suoi rappresentantieletti in Parlamento, ai loro leader e ai loro portavoce, di impegnarsi fino allo stremo per riuscire a dare una fisionomia politica, dunque un governo di alto profilo, alle speranze di cambiamento".