Bersani prepara la squadra per Grillo:Rodotà e Zagreblesky al governoe manda pure una lettera a Beppe
Pier Luigi Bersani ha detto di non avere un piano "b". L'unico che ha in testa il segretario è quello che prevede un accordo con il Movimento Cinque Stelle. Non bastano gli otto punti che Bersani ha "spedito" al leader Beppe Grillo non bastano. Tra quei punti ad esempio manca l'abolizone dei rimborsi elettorali. E dalle parti di genova non aprono a nessuna trattativa. Allora cosa fare? Bersani tira dritto: "Non mi rivolgerò a Grillo, ma ai suoi elettori e ai suoi parlamentari". Il piano di Bersani è quello di inviare due emissari a trattare con Beppe. Uno dei nomi che circolano è quello di Laura Puppato. Governo ad hoc per Beppe - Se Grillo non dovesse rispondere in tempi bervi Bersani ha già pronta una squadra di governo per sedurre il leader dei Cinque Stelle. Nell'esecutivo Bersani è pronto a far entrare Gustavo Zagreblesky, Stefano Rodotà, e il magistrato Raffaele Guariniello. Tutti nomi che piacciono a Beppe e Cinque Stelle. Bersani ha comunque una certezza: lui da parte non si fa. I condor del Pd sono già prondi a fiondarsi sulla carcassa del segretario. Anna Finocchiaro e Rosy Bindi stanno alla finestra. Pier non lascia. Anzi raddoppia. Caro Grillo ti scrivo... - Su Repubblica una squadra di intellettuali e di professori prendono carta e penna e scrivono a Beppe. La lettera firmata da Remo Bodei, Roberta De Monticelli, Tomaso Montanari, Antonio Padoa-Schioppa, Salvatore Settis e Barbara Spinelli è un appello vero e proprio a Beppe Grillo: "Dire no a un governo che facesse propri alcuni punti fondamentali della vostra battaglia sarebbe a nostro avviso una forma di suicidio: gli orizzonti che avete aperto si chiuderebbero, non sappiamo per quanto tempo. Le speranze pure", si legge nella "missiva". Intanto però nel Pd qualcuno si prepara già al dopo Bersani. L'ipotesi che comincia a circolare in via del Nazareno parla di un'alleanza Pd-Monti per le prossime elezioni con Renzi candidato premier. Gli uomini di Enrico Letta e anche Walter Veltroni vorrebbero vedere il rottamatore in campo. In mezzo a questo giro di lettere, punti, nomi e alleanze morte prima di nascere, Fitch declassa l'Italia. L'indecisione di Bersani pesa già prima che diventi premier.