Il Pdl in coro: sentenza politica per far fuori il Cavaliere
Bondi: "Il segreto istruttorio in Italia è una barzelletta, ridicolo che berlusconi sia stato condannato". Lupi: "Intervenga il Csm"
Non si sono fatte attendere le reazioni da parte Pdl alla sentenza di condanna di Silvio Berlusconi nel caso Unipol. Per il segretario del partito Angelino Alfano, "è sempre piu' chiaro che vi e' un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Ma il Pdl reagira' con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana". Maurizio Lupi, ex vicepresidente della Camera si chiede "cosa ha da dire oggi il Csm davanti alla scandalosa condanna ad un anno per Silvio Berlusconi nel processo Unipol. Una condanna politica che ha come unico obiettivo quello di eliminare un nemico che alle ultime elezioni ha dimostrato di essere tutt'altro che 'morto'. Sono queste le cose che fanno perdere credibilita' ai magistrati e alla giustizia italiana" Per Osvaldo Napoli, "la sentenza di Milano e' insieme inaudita e ridicola. Per la prima volta viene condannata una persona per violazione del segreto di indagine, come dire che i giornali e le agenzie giornalistiche dovrebbero essere chiusi da un pezzo visto i reportage 'dai nostri inviati nei cassetti della Procura'...''. Per la pasionaria del Pdl Micaela Biancofiore "la sentenza di condanna gia' scritta a Silvio Berlusconi per la pubblicazione delle intercettazioni sul caso Unipol, e' un vero assalto alla democrazia e un caso di ingiustizia ad personam''. mentre secondo Alessandra Mussolini "gli italiani devono prendere atto che in Italia non esiste piu' la certezza del diritto. Una parte della magistratura ha evidentemente deciso di cancellare dalla vita politica e sociale un cittadino di nome Silvio Berlusconi". Per Simona Vicari "è evidente che sia in atto una strategia volta ad eliminare dalla scena politica il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, confermato tale dal voto di oltre 9 milioni di elettori". Sandro Bondi si aspetta addirittura una rivolta contro le toghe: ''In un Paese come l'Italia in cui il segreto istruttorio e' una barzelletta - dice - la sentenza di oggi suona come un ridicolo insulto all'intelligenza e alla giustizia. Di questo passo salira' nel Paese una aperta ribellione nei confronti di un certo modo di amministrare la giustizia: una ribellione civile e democratica, ma pur sempre una vera e propria ribellione''.