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A Firenze la Meloni ricorda le Foibe. L'Anpi: "Strumentalizzazione fascista"

Clima teso in Toscana. Casaggì organizza un corteo, antagonisti e Associazione partigiani replicano

Giulio Bucchi
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di Marco Petrelli  Sabato 9 marzo Firenze farà da sfondo ad un'iniziativa in ricordo dei martiri delle Foibe alla quale prenderà parte anche l'onorevole Giorgia Meloni, co-fondatrice di Fratelli d'Italia. L'evento, organizzata da Casaggì Firenze, ha suscitato inevitabili malumori tra Anpi e ambienti antagonisti. In un una secca nota stampa, l'Associazione dei partigiani ha denunciato una "strumentalizzazione neofascista delle Foibe" annunciando anche un contro corteo previsto nella centralissima piazza San Marco, non molto distante da piazza Savonarola, rendez-vous della manifestazione del centrodestra. Un clima rovente reso ancor più caldo da provocazioni politiche come l'azione di writer ai danni di Largo Martiri delle Foibe, atto di teppismo che segue quello già consumato il 10 febbraio scorso a Genova ai danni di una lapide che ricorda le vittime di Tito. La replica degli organizzatori della commemorazione non si è certo fatta attendere. Da Palazzo Vecchio, il consigliere comunale Francesco Torselli (FdI) ha sottolineato come quella delle persecuzioni titine sia "una tragedia di tutta la nazione, non di una parte politica ed i martiri meritano il rispetto di tutti". Di "oscurantismo clericale rosso" parla invece il portavoce di Casaggì Marco Scatarzi, che si domanda anche "quali partigiani rappresenterebbe, poi, l'Anpi? Quelli dissidenti morti all'Isola Calva o quelli delle Osoppo, trucidati a Porzus proprio per non essersi sottomessi agli sloveni?". I toni accesi tuttavia non sembrano aver scoraggiato il centrodestra fiorentino e neanche la Meloni, la cui partecipazione al momento pare ancora essere confermata.

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