Grillo: "Passera premier, Pd e Pdl già d'accordo"
"No comment". Replica così il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera all'ipotesi avanzata da Beppe Grillo, secondo cui sarebbe proprio lui, l'ex numero uno di Intesa Sanpaolo, il futuro premier dell'eventuale governissimo Pd-Pdl. "Destra e sinistra erano già alleati prima con Monti. Lo saranno ancora con un altro presidente del consiglio: Corrado Passera", l'ha buttata lì il leader del Movimento 5 Stelle nell'intervista pubblicata in esclusiva sul sito di Wired Italia e sulla versione iPad del numero di marzo del mensile. "E lei si aspetta che io commenti? Non una parola", risponde il ministro ai giornalisti in agguato. E non una parola sull'altra proposta grillina, la prorogatio dell'attuale governo Monti. "Stiamo realizzando tutti i decreti attuativi delle leggi fatte - si limita a dire Passera -. Il programma che ci eravamo proposti di fare si sta completando. Almeno per quanto mi riguarda cercherò di fare appieno il ministro fino all'ultimo giorno". Governissimo o ritorno al voto: le posizioni di Pd e Pdl Chi sta con Passera, chi no - Non è la prima volta dall'esito delle elezioni che il leader a 5 Stelle sostiene un futuro accordo Pd-Pdl. Ipotesi tutt'altro che balzana, visto che ad oggi sono Pierluigi Bersani e pochi altri, tra i democratici, a dirsi convinti di due sole vie d'uscita da questa impasse: o governo con i grillini o ritorno immediato alle urne. Opzione, la prima, altamente improbabile per un motivo sostanziale: i grillini, o meglio Grillo e Casaleggio, non vogliono cedere. Ne va della loro credibilità nei confronti degli elettori che li hanno scelti come anti-sistema. Alla seconda opzione, invece, si oppone con forza innanzitutto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Che vuole una soluzione rapida e solida. Un "identikit di governo" che non corrisponde di certo alle trattative difficilissime e alle prospettive precarie del duo Bersani-Grillo. Ma a non voler tornare alle urne, temendo un collasso di voti ancora più forte, è per primo mezzo Partito democratico (quello che sta muovendo con abilità Massimo D'Alema) seguito a ruota dal Pdl. Silvio Berlusconi ha mandato avanti per le trattative il fido Gianni Letta. Possibile che tra tanti nomi in ballo, quello di Passera alla fine trovi tutti d'accordo. Grillo e l'inciucio Pd-Pdl - Nell'intervista a Wired, naturalmente, Grillo continua a tirar l'acqua al proprio mulinto anti-vecchia politica. "Il Movimento 5 Stelle - dice il comico - porterà un'ondata di legalità e rispetto per la legge che farà bene all'Italia. Tutti gli imprenditori stranieri, francesi come tedeschi, saranno i benvenuti e potranno investire potendosi finalmente sentire più tutelati e garantiti". Quanto a Mario Monti, "ha toccato i risparmi di famiglie che ora non possono andare avanti perché non hanno soldi. Come può essere questo il bene dell'Italia e, quindi, anche il bene dell'Europa? Io sono a favore che l'Italia si ricompri il proprio debito estero da paesi come Francia e Germania e negozi nuovamente il tasso d'interesse. In realtà l'Italia è già fallita. Fra un anno non avremo i soldi per pagare le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici. C'è poco da salvare". Ma molto da raccogliere, soprattutto nelle urne.