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Governissimo o ritorno al voto: le posizioni di Berlusconi e Bersani

Berlusconi e Bersani

Il segretario Pd: "Grillo decida o tutti a casa". Ma ha il partito contro. Il Pdl tratta. E c'è Napolitano...

Giulio Bucchi
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Il Cavaliere lo ha ribadito anche ieri, coi suoi fedelissimi: "Tranquilli, il Pd dovrà trattare con noi". E se non sarà il segretario Pierluigi Bersani a farlo, ci penserà probabilmente lo stesso Partito democratico. Ospite da Fazio a Che tempo che fa, Bersani ha proseguito con la linea dura nei confronti del Pdl ("Irrealistica un'intesa con loro") e con quella morbida verso il Movimento 5 Stelle. Il guaio, per lui, è che il resto dei vertici democratici non la pensano così. Un governo Pd-5 Stelle, oltre che inquietante, non darebbe garanzia alcuna di stabilità. Ne è convinto pure il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che non vuole dare Palazzo Chigi a Bersani dietro lo slogan "ho 8 punti, vediamo chi ci sta". Il Quirinale pretende, oltre che un programma, anche una alleanza solida e duratura, o almeno non a scadenza immediata. Quella che vuole mettere in piedi Silvio Berlusconi. Che cosa vuole il Pdl - Mercoledì si riuniranno i vertici del Pd ed è possibile che, di fronte ai prevedibili prossimi sberleffi grillini, la linea Bersani venga sconfessata. Con gioia del Pdl, che ha già inviato in missione il gran ciambellano Gianni Letta a trattare con il capo occulto della sinistra, Massimo D'Alema. La volontà è quella di non andare al voto subito, ma fare le riforme necessarie (in primis, quella elettorale saltata l'ultimo anno) per tornare alle urne e disinnescare la bomba Grillo. Anche se la tentazione di Berlusconi non sarebbe il semplice "governo di scopo", magari tecnico, ma un governo di larghe intese di più lunga durata e più ampio respiro, almeno per un paio d'anni, per traghettare l'Italia verso la Terza Repubblica. Perché se Bersani favorirà la "bolla grillina", è la teoria del Cav, "si consegna a un gioco pericoloso per il suo partito e per l'Italia". Cancellieri a Palazzo Chigi? - Al di là dei temi, resta da capire che infilare a Palazzo Chigi per accontentare le due anime. Giuliano Amato preferisce il Quirinale (poltrona che Berlusconi vorrebbe affidare al suo Letta), Ignazio Visco preferirebbe restare a Bankitalia. Matteo Renzi è carta politica e lui per primo vorrebbe mettersi in gioco davanti agli elettori. Il pallino ce l'ha in mano il Colle. E secondo Vittorio Maciocce del Giornale il nome nuovo per il toto-premier potrebbe essere il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. Nome poco appetibile, forse, ma l'alternativa è quella proposta da Bersani: "Si va tutti a casa". Sempre che a casa non ci vada per primo proprio il segretario Pd.

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