Napolitano: "No a un governo di minoranza"Il Colle anticipa l'apertura delle Camere
Il capo dello Stato cerca di guadagnare tempo per scongiurare il ritorno immediato alle urne
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, d'intesa con Palazzo Chigi, sarebbe intenzionato a firmare un decreto per anticipare la convocazione delle Camere dal 15 marzo, un venerdì, al 12, il martedì. Si tratta di soli tre giorni, ma in realtà permetterebbero al Capo dello Stato di guadagnare quasi una settimana nel percorso destinato a concludersi con l'avvio delle consultazioni che dovrebbero portare alla nascita del nuovo esecutivo. Giorni preziosi che gli consenirebbero un margine maggiore di manovra per assicurare al Paese un "governo vero". Eh sì, perché questa sembra essere la principale preoccupazione di Napolitano. Liquidata senza appello la possibilità di un "congelamento" del suo mandato al Quirinale, il Presidente della Repubblica anche ieri, venerdì 1 marzo, ha scongiurato un immediato ritorno alle urne, ma anche un governo di minoranza (quello a cui ambisce Bersani, per intendersi, che per tutta risposta da Beppe Grillo riceve soltanto insulti). "Serve un goveno", ha spiegato Re Giorgio ottoindendendo che quello che cerca è un governo con una maggioranza e un programma chiaro. La sua preoccupazione in queste ore è quello di di affidare l'incarico a chi dimostri di disporre una fiduzia sicura fin dall'insediamento senza mendicare in Aula i voti di volta in volta necessari ad approvare qualche legge. Di fatto ha bocciato l'idea di Bersani di "scovare" Grillo in Aula. Appello al senso di responsabilità - E al ritorno dalla trasferta tedesca, anche oggi, il presidente della Repubblica lancia un appello: "Mi permetto di raccomandare a qualsiasi soggetto politico misura, realismo, senso di responsabilità anche in questi giorni dedicati a riflessioni preparatorie". "Al mio rientro dalla Germania - si legge nella nota del Quirinale - ho potuto prendere meglio visione delle prese di posizione apparse sulla stampa italiana in ordine alle prospettive post elettorali". "Sono state affacciate - sia da analisti e commentatori sia da esponenti politici - le ipotesi più disparate circa le soluzioni da perseguire. Nel ribadire attenzione e rispetto per ogni libero dibattito e, soprattutto, nel riservarmi ogni autonoma valutazione nella fase delle previste consultazioni formali con le forze politiche rappresentate in Parlamento - prosegue Napolitano - mi permetto di raccomandare a qualsiasi soggetto politico misura, realismo, senso di responsabilità anche in questi giorni dedicati a riflessioni preparatorie". "Abbiamo tutti il dovere di salvaguardare l'interesse generale e l'immagine internazionale del Paese - conclude il Presidente della Repubblica - evitando premature categoriche determinazioni di parte".