Berlusconi: Riforma elettorale e subito al voto
Dopo la mano tesa al Pd (sordo all'offerta), Berlusconi prende in mano la situazione: "L'Italia ha bisogno di governabilità. Corriamo un rischio altissimo"
Mentre Pier Luigi Bersani e Beppe Grillo perdono tempo a insultarsi, mentre il primo prova a elemosinare un appoggio al secondo, e il secondo lo sbertuccia, a provare a trovare una quadra è Silvio Berlusconi: "Io non sarei così ostile a una continuazione della campagna elettorale e, dopo aver cambiato la legge elettorale, ad andare immediatamente a nuove elezioni". Dopo la mano tesa al Pd, lo schiaffo. I democratici chiudono la porta a un governo di larghe intese per evitare il tracollo del Paese, e il Cavaliere rilancia con l'unica soluzione possibile: subito al voto. Situazioni difficili - L'ex premier rimarca: "L'Italia rischia molto, perché tutti guardano a noi con molta preoccupazione. Se noi non daremo segni di essere capaci di governarci e di attuare le riforme necessarie - ha spiegato a SkyTg24 -, io credo che avremo delle situazioni molto difficili con cui scontrarci". Limpido il sottinteso del ragionamento di Berlusconi: difficile, anzi impossibile, pensare che democratici e grillini possano guidare l'Italia al tempo della grande crisi economica. E poiché Bersani e compagni continuano a rifiutare ogni ipotesi di dialogo con il centrodestra e i moderati, il rischio è la rovina del Paese.