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Camera, 30 neoassunti a tempo indeterminato

Andrea Tempestini
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  La Casta trema. Lo tsunami grillino mette all'angolo i vecchi "signori". E uno "vecchissimo" è rimasto fuori: Gianfranco Fini. Metà del vecchio Parlamento resta a casa. Ma la Casta è dura a morire. Non molla. Ed ecco che a Montecitorio è pronta a piazzare l'ultimo colpo di coda. L'ufficio di presidenza della Camera - diretto proprio da Fini e con i rappresentatndi di Pd, Idv, Lega, Pdl, Udc e vari gruppi - ha in caldo l'ultima delibera. Verrà firmata nell'ultima riunione dell'organo, quella del 5 marzo. Obiettivo? Trenta assunzioni a tempo indeterminato.  L'esercito - Una pioggia di contratti che, come spiega il Fatto Quotidiano, sono tutto fuorchè casuali: vanno a "gratificare" collaboratori, assistenti, segretari che hanno lavorato per i 18 componenti dell'ufficio di presidenza. Ora che il piccolo esercito dei "trenta" resterà orfano di gran parte dei suoi referenti politici, l'unica soluzione - per loro - è quella di essere assunti a tempo intedeterminato. Costo dell'operazione? Tre milioni di euro, tre milioni di soldi pubblici. I 30 assunti verranno inseriti nell'organico a disposizione dei prossimi gruppi (un plotone che già conta 550 persone. Non sono forse un po' troppe?).  

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