Il pg: 4 anni a BerlusconiLui: andremo in piazza
Non finisce mai il calvario giudiziario di Silvio Berlusconi. Ieri, giovedì 28 febbraio, il Cavaliere ha scoperto di essere indagato anche a Napoli per corruzione perché secondo i giudici avrebbe pagato tre milioni di euro al senatore De Gregorio per abbandonare il gruppo Idv e togliere la maggioranza a Romano Prodi. Stamattina l'ex premier era in aula a rendere dichiarazioni spontanee nel processo Mediaset. Il pg, al termine della requisitoria nel processo d'Appello, il sostituto pg di Milano, Laura Bertolè Viale, ha chiesto per Silvio Berlusconi la conferma della sentenza di condanna a quattro anni di carcere e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici al termine della requisitoria nel processo d'appello Mediaset in cui l'ex premier è accusato di frode fiscale. Lo scenario Il piano di alcuni giudici, quello di mandare in galera Silvio Berlusconi, sarà senz'altro agevolato da un eventuale governo Pd-Grillo su cui i giudici troverebbero quindi un'ottima sponda. Silvio Berlusconi, premiato dalle urne forte di un pacchetto di voti che sfiora il 30 per cento in Parlamento, rischia quindi di finire nel trappolone che i giudici stanno cercando di tendergli da quando ha cominciato la sua carriera politica grazie all'asse Pd e grillini. Anche per questo il Cavaliere ha annunciato che il 23 marzo il Pdl sarà in piazza contro la magistratura italiana. "Le procure combattono gli avversari politici che non si riescono a eliminare con le elezioni democratiche...la magistratura è una patologia del sistema, un cancro della democrazia". Berlusconi ha indicato Piazza San Giovanni, come "teatro" della manifestazione di fine marzo: una piazza che ha avuto un fortissimo valore simbolico in quest'ultima campagna elettorale, una piazza che Grillo ha "scippato" alla sinistra.