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Ora Grillo bastona Bersani:"Sei uno stalker politico,non ti votiamo la fiducia"

Beppe Grillo

Ignazio Stagno
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Niente da fare. Pierluigi Bersani deve avere un istinto al martirio o una passione per il sadomaso. Nel giro di poche ore il segretario Pd ha fatto la corte a Beppe Grillo, incassato un "vaffa" epocale in mondovisione (via internet, tv svizzera e Bbc), se n'è rimasto zitto e, coi suoi, ha ribadito la linea suicida: "O si governa con Grillo o si torna al voto, subito". E pazienza se mezzo partito (e in quella metà c'è un certo Massimo D'Alema...) preme per la direzione opposta. Bersani uomo solo, ma non al comando. Due di picche Grillo - Alleanza con il Pd?  "Nemmeno per sogno". E' questa in sintesi la risposta di Beppe Grillo a Bersani. Il "no" arriva con un post di fuoco sul blog del leader a Cinque Stelle: "Bersani è uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. E' riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni". Poi Beppe passa alla vendetta vera e propria e ricorda al segretario del Pd tutti gli insulti che ha ricevuto dal centrosinistra. "Bersani ha passato gli ultimi mesi a formulare giudizi squisitamente politici. "Fascisti del web, venite qui a dirci zombie", "Con Grillo finiamo come in Grecia", "Lenin a Grillo gli fa un baffo", "Sei un autocrate da strapazzo", "Grillo porta gente fuori dalla democrazia", "Grillo porta al disastro", "Indecente, maschilista come Berlusconi". La mazzata finale, no alla fiducia - Dopo gli insulti arriva l'analisi finale: "Ora questo smacchiatore fallito ha l'arroganza di chiedere il nostro sostegno: 'So che fin qui hanno detto tutti a casa ora ci sono anche loro, o vanno a casa anche loro o dicono che cosa vogliono fare per questo paese loro e dei loro figli'. Negli ultimi venti anni il Pd ha governato per ben 10 anni e nell'ultimo anno e mezzo ha fatto addirittura il governissimo con il pdl votando qualunque porcata di Rigor Montis. Strette di mano e abbracci quotidiani tra Alfano e Bersani alla Camera, do you remember? Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle. Se Bersani vorrà proporre l'abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione".  La risposta di Pier - Bersani è alla frutta, ma continua a prendere tempo e alle accuse di Grillo risponde così: "Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento. E lì ciascuno si assumerà le proprie responsabilità". Posizione ufficiale, perché come detto coi suoi fedelissimi avrebbe continunato a tenere la linea dell'intesa coi 5 Stelle. Faranno il governissimo - Intanto Grillo, in un'intervista rilasciata alla Bbc traccia il futuro e chiude ulteriormente la porta ad ogni ipotesi di collaborazione parlamentare: "Oggi in Italia accade quello che accadeva già prima. Destra e sinistra si metteranno insieme per governare un Paese ridotto alle macerie di cui sono responsabili. Durerà un anno. Uno, al massimo. Poi si tornerà alle elezioni un'altra volta e, un'altra volta, alle elezioni, il Movimento 5 Stelle cambiera il mondo". 

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