Monti, Bersani e Vendola in fuga:dopo il voto mollano twitter e facebook
Dopo i disastri alle urne, i perdenti non twittano più. Per due mesi sono stati un rullo compressore della propaganda invadendo bacheche e profili. Ora solo silenzio
A caccia di voti sul web. E' la parola d'ordine di tutti partiti, da monti a Bersani, da Berlusconi a Giannino. Se non cinguetti sei fuori. Così in due mesi di campagna elettorale i profili dei partiti sono proliferati in maniera esponenziale. Avevano un bisogno disperato di propaganda. Dopo il voto silenzio tombale. L'ultimo tweet di Monti risale a due giorni fa: "Grazie ai vostri voti è nata una start-up della politica". Poi fine della messa. Rompete le righe e niente più cinguettii. Il discorso non cambia per il profilo @Berlusconi2013. Dopo il voto nememno una parola. L'ultimo tweet è il funerale di Fini celebrato dal Cav: "Un risultato positivo? sono fuori dalla politica Fini, Ingroia, Di Pietro, tre giustizialisti, nessuno ne sentirà la mancanza". Chi ha visto Nichi e Pier? - E' scomparso anche Nichi Vendola. Prima 2-3 tweet al giorno Nichi li postava ora invece anche lui sta zitto. L'ultimo è del 25 febbraio, due giorni fa: "Tutti ci dicevano di guardare Monti. Monti è uno sconfitto. Grillo è il vero vincitore delle elezioni. Non basteranno alleanze posticce". Forse nelle ultime 48 ore è impegnato a leccarsi le ferite dopo un misero 3 per cento che gli ha regalato l'elettorato di Sel. L'unico a non mollare è Beppe Grillo. Lui con la rete ha un rapporto particolare. Il suo ultimo tweet è di ieri sera: "Ecco la fine della seconda Repubblica", con tanto di video intervista post-voto allegata. Grillo dunque parla ancora. E' l'unico che forse a vinto davvero. Il perdente di turno, Pier Luigi Bersani invece twitta a metà. Non è più un rullo compressore come nelle ultime ore di campagna. L'ultimo tweet: "Il Paese ha esigenze e problemi serissime, non credo che tolleri balletti di diplomazia politica". Non sarà lui a fermare il valzer. Questo è certo.