Lombardia, Lega: la procura di Monza indaga sulle firme false
Nel mirino della procura di Monza il un consigliere provinciale monzese del Carroccio. Tempismo sospetto: la notizia alla vigilia del voto
Ancora inchieste sulla Lega Nord. L'ultima mazzata ad orologeria arriva a 24 ore dal voto, nel bel mezzo del "silenzio elettorale" che però non vale per le toghe rosse, attivissime anche il sabato pomeriggio se si tratta di ostacolare la corsa alla Regione del centrodestra. Ora nel mirino dei pm ci sono le firme raccolte per questa tornata elettorale.Il consigliere provinciale monzese della Lega Nord Giuliano Beretta e' stato indagato per falso dalla procura di Monza con l'accusa di aver falsamente autenticato circa 900 firme raccolte nella circoscrizione Monza e Brianza a sostegno della lista 'Maroni Presidente' alla Regione Lombardia. "La procura di Monza - ha dichiarato Beretta - ha aperto un'indagine a seguito di un esposto, si tratta di un atto dovuto, ma confermo che non c'e' stata alcuna irregolarita' e che tutte le firme sono autentiche in quanto tutte queste firme sono state raccolte, verificate e autenticate da me". Toghe a lavoro - L'inchiesta è stata avviata dal pm Franca Macchia in seguito alla denuncia presentata qualche settimana fa dai radicali. Gli atti, con l'esito degli accertamenti, sono già stati trasmessi all'ufficio centrale elettorale presso la Corte d'Appello di Milano. Le indagini hanno riguardato circa 1.200 firme raccolte nella circoscrizione brianzola e sono emerse irregolarita' per quanto riguarda le procedure di autentificazione dell'80% delle sottoscrizioni. Da quanto si e' saputo, il pm non solo ha interrogato Beretta ma ha anche sentito a campione, come testimoni, un gruppo di elettori; alcuni di loro avrebbero raccontato di aver firmato un foglio fatto 'girare' in famiglia. Nel loro esposto, infatti, i radicali avevano chiesto di indagare sulla sospetta raccolta delle 1.200 firme avvenuta in poco tempo, quattro o cinque giorni. Colpo di coda delle toghe - "Per la Lista Maroni solo firme vere, verissime, di donne e uomini che hanno sottoscritto la lista Maroni e voteranno per Maroni presidente. 'Mettono tristezza - ha concluso - tutti gli insulti, le calunnie e il fango di queste settimane contro la Lega e i colpi di coda per evitare una vittoria del centrodestra in Lombardia, ormai sempre più vicina'', ha affermato il segretario nazionale della Lega Nord-Lega Lombarda, Matteo Salvini. L'attacco dei Giannino's boys - ''A pochi giorni dall'apertura dell'inchiesta sulla presunta raccolta di firme false da parte della lista di Gabriele Albertini, ecco anche il fascicolo d'inchiesta sulla lista Maroni, Pdl e Lega, accusate di aver raccolto irregolarmente l'80 % di 1200 firme presentate in Lombardia. Reati penali veri e propri - aggiunge - davanti ai quali, con l'orgoglio di appartenere a chi come Fare ha sempre rispettato in tutto e per tutto la legge, viene solo da chiedersi: adesso chi si dimette?'', la coordinatrice nazionale di Fare per fermare il declino, Silvia Enrico. Beh con le false laueree e il falso master di Giannino, forse dalle parti di Fare sarebbe consigliabile un pò di autocritica.