Grillo a Bersani: Io miliardario? Tu parassita
Sale sul palco ed è subito attacco. nel mirino questa volta c'è Pier Luigi Bersani. "Potevo fare il miliardario come ha detto Gargamella. Che ha detto che lui è figlio di meccanico e io sono miliardario... ma io ho lavorato e ho guadagnato i soldi con il mio lavoro non facendo il parassita come lui. E' possibile che uno che sta lì da vent'anni non sente il dovere di andarsene spontaneamente? E' da analizzare psichiatricamente". Beppe non perdona e fa pagare caro al segretario del Pd la sua dichiarazione in cui rivendicava le sue umili origini e criticava il patrimonio del leader Cinque Stelle. Beppe e la piazza - Grillo è incontenibile, in una piazza San Giovanni a Roma che è stracolma. Dopo la bagarre del pomeriggio per il no alla stampa italiana sul palco e nel back stage della manifestazione, Grillo è un fiume in piene e riassume le tappe che hanno portato il Movimento ad essere protagonista di questa campagna elettorale. “Il risultato è già raggiunto. Siamo andati già oltre. E' tutta che la notte che mi esercito per non commuovermi. Mi aspettavo qualcosa di più…Questo è un sogno. Siamo entrati in un'altra fase. Non so come sarà ma è un'altra fase. Sono spiazzati ancora adesso. Stiamo correndo… anche il Papa non ce l'ha fatta”. E ancora “ho dato fuoco ad una miccia”. Grillo non ha mancato di notare: “Sembravamo dei pazzi all'inizio… ora è un sogno condiviso da voi”. Il leader del Movimento 5 Stelle ha ripetuto anche la frase detta nel comizio di Milano: “Arrendetevi, siete circondati”. Anticasta - Il leader del Movimento Cinque Stelle ha cominciato il suo solito ritornello criticando la casta: "Li vedete nelle loro macchine blindate, dovrebbero scrivere sulla portiera state per uscire nella vita reale... Sono sconnessi da ogni cosa. Arrendetevi. Siete circondati. Chiedete scusa. Noi qua e loro nei loro teatrini, nei loro uffici. Vanno nei loro salotti tv – grida – Si fanno ospitare. Hanno scritto che ho detto che si doveva bombardare il Parlamento: ma come cazzo si fa? Sono squallidi. Siete dei falliti, dovete andarvene. Tutti fuori”. Contro la stampa - Infine sui giornalisti italiani ha voluto sottolineare la sua scelta di allontanarli dalla piazza: "Io ho dato interviste a tutte le tv del mondo, da ogni parte sono venuti per vedere questo fenomeno nascente, tutti se ne sono accorti tranne le nostre tv. Loro inquadrano la nostra piazza quando ormai le nostre manifestazioni sono finite". Il saluto del guru - Infine sul palco è salito per la prima volta anche Gianroberto Casaleggio, il guru del Movimento Cinque Stelle: "Io parlo poco e stasera è una delle pochissime volte: abbiamo bisogno di fantasia e creatività per uscire… abbiamo bisogno di due cose in più la trasparenza, onestà e competenza. Cambieremo l'Italia”. Il guru del leader ha raccontato che molte volte lui e Grillo hanno pensato di “buttare la spugna” e poi ha salutato con un “Grazie a tutti”. Ma su come intende realizzare il programma nemmeno una parola. Tanto lui poi "ti manda un link"...