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Il Cav è pronto a tutto:pur di restituire l'Imutoglie il pane ai figli

Silvio Berlusconi

Se Berlusconi dovesse restituire la somma ai cittadini metterebbe in grave difficoltà economica la famiglia. E la prole farebbe le barricate: ecco i conti

Andrea Tempestini
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di Franco Bechis Gli è scappata nell'ultimo giorno di campagna elettorale. Silvio Berlusconi ha difeso la sua lettera inviata agli italiani per garantire la restituzione dell'Imu 2012, e durante l'ultima intervista con Barbara D'Urso a Pomeriggio 5, si è detto disposto a pagare di tasca sua quei 4 miliardi, sostenendo che il suo patrimonio basta e avanza. Berlusconi l'ha presa alla lontana: «Vorrei dire che con questa lettera ho dato un modello ai politici italiani. Da qui in avanti se fate delle promesse dovete impegnarvi a mantenerle». Poi per fare capire che lui manterrà di sicuro in caso di vittoria elettorale, ha aggiunto: «I cittadini con questa lettera in mano firmata dal sottoscritto potranno - se al primo consiglio dei ministri non sarà deliberata l'abolizione e la restituzione dell'Imu sulla prima casa - rivolgersi a giudici e fare pagare direttamente da me quel che non avrà dallo Stato. E io ho capitali sufficienti per rispondere ai cittadini».  Basta fare due calcoli, e si capisce come il rischio sia altissimo da entrambe le parti. L'Imu sulla prima casa vale 4 miliardi di euro. La restituzione del 2012 e l'abolizione per il 2013 dunque ammonterebbe a 8 miliardi di euro: 4 reali (quelli da restituire), e 4 virtuali (quelli non ancora incassati). Da solo Berlusconi non sarebbe in grado di pagare nemmeno i 4 reali. Con la sua famiglia probabilmente sì, ma alla fine resterebbe in mutande sia lui che ognuno dei suoi 5 figli, perdendo tutto. Quanto vale la famiglia Berlusconi? Secondo Mediobanca 3,9 miliardi di euro (cifra assai vicina a quella dell'Imu). Secondo la classifica annuale stilata da Milano Finanza sui paperoni del listino nell'agosto 2012 l'impero di Silvio valeva assai meno: 1,62 miliardi di euro. E si teneva conto della quota Fininvest detenuta nelle 5 “M” quotate: Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Molmed e Mediobanca. Gli andamenti di borsa da allora sono migliorati e la quota di Berlusconi dovuta alla capitalizzazione delle 5 “M” alla data di ieri ammontava a 2,2 miliardi di euro (1,1 la quota Mediolanum, 809 milioni la quota Mediaset, 131 milioni quella Mondadori, 90 milioni quella Mediobanca e 20 milioni quella Molmed). A quella somma bisogna aggiungere circa 1,4 miliardi di euro di liquidità e riserve distribuibili delle holding che controllano Fininvest (quattro tutte di Silvio e tre dei cinque figli). In tutto dunque si raggiungerebbero 3,6 miliardi di euro, somma che si avvicina a quella censita da Mediobanca, ma ancora inferiore a quella necessaria a restituire l'Imu.  Berlusconi però ha anche altre proprietà di grande valore, a iniziare da quelle immobiliari (la sola villa Certosa è stata valutata 470 milioni di euro). La cifra che quindi si avvicina di più al valore reale del suo patrimonio è quella stabilita dalla rivista americana Forbes, che nella classifica 2012 degli uomini più ricchi del mondo ha piazzato Berlusconi al 169° posto generale e al sesto in Italia (primo risulta essere Michele Ferrero, l'industriale della Nutella). Per Forbes il patrimonio dei Berlusconi ammonterebbe a 5,9 miliardi di dollari che al cambio attuale si traducono in circa 4,5 miliardi di euro. Una somma che quindi garantirebbe la restituzione dell'Imu 2012 a tutti gli italiani che l'hanno pagata, avanzando perfino mezzo miliardo di euro con cui potrebbero ancora vivere dignitosamente sia Berlusconi che i suoi figli, e perfino l'ex moglie Veronica Lario che dovrebbe in quel caso ridurre le pretese della separazione.  Per rispettare questa ultima promessa, però i Berlusconi dovrebbero rinunciare a un futuro imprenditoriale, e bisogna vedere se i cinque figli sarebbero disposti al gran sacrificio. Assai probabile che si schierino armati a puntino davanti a palazzo Chigi il giorno del primo consiglio dei ministri in caso di vittoria elettorale del padre: non lo faranno uscire da lì se prima non avrà approvato il decreto legge per la restituzione dell'Imu 2012 sulla prima casa e l'abolizione dell'imposta per il 2013 come promesso nella lettera agli italiani. Dopo la spacconata di ieri davanti alla D'Urso si può mettere la mano sul fuoco che ad essere rispettata sarà la promessa iniziale, con la copertura a carico delle finanze pubbliche e non di quelle private. D'altra parte sentire Berlusconi chiedere agli italiani di rivolgersi ai giudici per espropriarlo delle sue aziende e del suo patrimonio sembra tale fantascienza che il primo a non crederci è sicuramente il diretto interessato. I giudici in ogni caso lo hanno già preso in parola, e per non stare con le mani in mano hanno già aperto un fascicolo sulla questione della restituzione dell'Imu con l'ipotesi di voto di scambio. È accusato di avere fatto false promesse sulla base dell'esposto di un candidato di Antonio Ingroia alla Regione Lazio prima ancora di verificare se verranno mantenute o meno.     

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