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Porcellum, Vendola, Grilloperché la Borsa crolla

La grande incertezza sull'esito del voto condiziona fortemente i mercati

Lucia Esposito
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Il Porcellum, Vendola, Grillo: la situazione di grande incertezza politica condiziona fortemente i mercati. Pesa l'incognita del voto sul cui risultato incombono molte incognite. Quest'anno, rispetto al 2006, non ci sono solo due competitor, ma la discesa in campo di Monti e lo tsunami di Grillo aprono a nuovi ragionamenti e nuove propettive soprattutto al Senato. Quest'anno - come spiega il professore Roberto D'Alimonte sul Sole 24 ore - chi perde il premio in una regione perde molti più segggi di quanto accadeva nel 2006 perché non incassa tutti quelli destinati ai perdenti ma deve dividerli con altri due pretendenti". Per vincere quindi bisogna arrivare primi in tutte le grandi regioni, quelle che hanno un peso elettorale maggiore come la Lombardia, il Piemonte, il Veneto. Se il centrosinistra dovesse vincere in tutte le regioni otterrebbe 178 seggi.Tuttavia questo è uno scenario possibile ma improbabile perché Lombradia, Veneto e Sicilia vengono considerate regioni a rischio. Se Bersani perde la Lombardia perde 16 seggi che sono tanti. Ma se anche dovesse vincere in Lombardia e perdere in Veneto o in Sicilia, la coalizione di centrosinistra, arriverebbe a 150 seggi che sono pochi...Insomma il fattore Grillo e Monti condizionano fortemente il voto e questo accade ancor più grazie alla nostra legge elettorale.  Il voto a sua volta tiene i mercati in bilico. Basti pensare al tonfo registrato ieri. L'Italia paga sul mercato la sua instabilità politica, l'incertezza per il futuro, i forti rischi economici. In attesa di seri programmi di risanamento dei conti pubblici, di riforme  

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