La7, Berlusconi attacca Bersani:"Da lui un messaggio mafioso"
La vendita della rete Telecom crea malumori a sinistra: il leader non vuole che finisca in mano a imprenditori vicini alla destra. Il Cav non ci sta
Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani a cinque giorni dal voto continuano a madarsi messaggi al veleno. I due ospiti per un'intervista web al Corriere della Sera, si sono incontrati e si sono stretti la mano. Ma il Cav è tornato sulle indiscrezioni degli ultimi giorni che parlano di una La7 in vendita e di un gran movimento di offerte, Della Valle prima, Urbano Cairo poi, per l'acquisizione della tv di Telecom. Bersani su Cairo si era espresso in toni duri: "Siccome siamo in una settimana cruciale tendo a ragionare come se fossi già al governo e devo preoccuparmi che le decisioni siano prese in assenza di conflitti di interessi e senza costruire posizioni dominanti e poi che ci sia una traiettoria industriale. La esaminerei così aggiungendo che una rilettura dell'Antitrust è necessaria". Avvertimento mafioso - Berlusconi ha interperato questa dichiarazione del segretario del Pd come una sorta di ammonimento a chi non impedisce che l'affare vada in porto: "Bersani su La7 ha mandato un avvertimento tra virgolette mafioso, dicendo aspettate a vendere perchè se saremo noi al governo probabilmente interverremo a fare non so che cosa a Mediaset, per cui La7 potrà valere di più. Credo che questa sia una situazione da denunciare e c'è il vecchio vizio della sinistra di essere sempre minacciosa nei confronti degli avversari". Silvio è molto duro e avverte: "In una situazione come quella che purtroppo stiamo vivendo- ha spiegato Berlusconi nella videochat di Corriere.it - con tre milioni e mezzo di italiani che sono nell'assoluta povertà, otto milioni che stanno per entrarci, con tre milioni di disoccupati, con mille aziende che chiudono al giorno, 360mila nel 2012, Bersani -afferma l'ex premier- ha come problema più importante quello del conflitto di interessi e del falso in bilancio".