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Berlusconi: "Se la Lega ci dà problemi, giù le tre regioni del Nord"

Cav scatenato: "L'80% della gente che va a vedere Grillo lo fa fa perché vuole divertirsi". La Merkel? "Viene dalla Ddr..."

Giulio Bucchi
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"Se la Lega ci crea problemi al governo, possiamo sempre far cadere la giunta delle tre regioni del Nord", ossia, Piemonte, Lombardia e Veneto. Silvio Berlusconi ha risposto così, parlando alla Confindustria di Monza-Brianza, a chi gli chiedeva di eventuali problemi di alleanza con il Carroccio in caso di vittoria elettorale del centrodestra. Una discreta botta in vista dell'incontro a Milano, che ha chiuso in grande stile la campagna elettorale del leghista Bobo Maroni a governatore della Lombardia. Ma chi (i suoi avversari) si attendeva una reazione dell'alleato leghista, è rimasto deluso. E, anzi, in Fiera  milano Berlusconi e Maroni si sono salutati con un grande abbraccio. E Bobo ha aggiunto: "Lui è il mio presidente preferito, e non solo del Milan". Tremonti non si offenda. Monti? Ha gà perso - "In ogni caso, Berlusconi ha regalato perle e dichiarazioni ad effetto un po' a tutti. Innanzitutto, al premier Mario Monti cui ha negato ancora una volta la soddisfazione di un faccia a faccia televisivo. "I confronti si fanno con i candidati che sono in lizza. Monti non è in lizza perché non ha alcuna possibilità di vincere queste elezioni", ha ribadito Berlusconi che si è detto disponibile al confronto tv con il solo segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Grillo fa il pieno per lo show" - Non sfugge nemmeno Beppe Grillo. Domenica il leader del Pdl aveva definito il capopopolo del Movimento 5 Stelle un "pericolo per la democrazia", mentre oggi ha rincarato: "Grillo è un grande uomo di spettacolo. Abbiamo fatto un sondaggio: l'80 per cento delle persone che vanno in piazza per sentirlo, vanno perché vogliono divertisi. Grillo al Governo? Sarebbe come dare un computer in mano a un bambino di tre mesi".   "La Merkel? Viene dalla Ddr" - Di fronte agli imprenditori brianzoli, Silvio non ha potuto non parlare di economia, finanza ed equilibri europei. Nel mirino è finita ancora una volta la cancelliera tedesca Angela Merkel: "La signora Merkel è una donna intelligente ma è nata nella Germania dell'Est. Si è costruita come un burocrate della Germania dell'Est che è un'economia centralizzata". Non parla mai di comunismo, ma il senso è chiaro: "La profonda cultura della Merkel prevede che l'economia sia organizzata in modo ferreo e pensa che ogni stato debba avere un bilancio annuale con un deficit massimo dello 0,50 ma questo non è possibile per tutti gli Stati". Berlusconi ricorda poi l'esempio fatto tempo fa, e ciò che sarebbe come pretendere "che tutti gli uomini abbiano 42 di piede e le donne 40". Un riferimento anche alla Tobin tax: "La Merkel con il suo maggiordomo Sarkozy, la presentò al G20 e venne bocciata tra l'ilarità generale".

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