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Fli, proposta choc sulle armi:"Estendere il diritto all'autodifesa"

Gli uomini di Gianfry preparano una proposta per abbattere le barriere burocratiche per avere un'arma in tasca

Ignazio Stagno
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Gli uomini di Gianfranco Fini pensano a come abbattere le barriere burocratiche per avere un'arma in tasca. Enzo Raisi, in corsa per un posto alla Camera insieme ad altri candidati in Emilia Romagna hanno firmato un manifesto programmatico per ribaltare i “pregiudizi che investono le aziende che fabbricano armi”. Nel documento presentato dai futuristi romagnoli si rivendica “il diritto alla legittima difesa, a protezione della vita, e della libertà di autodeterminazione”,  e quello che tutela “l'esercizio responsabile e sostenibile delle attività venatorie”. Poi c'è un richiamo all'attività delle aziende del settore: “Devono essere messe in condizione di poter proporre un prodotto competitivo a livello internazionale e nazionale a un prezzo sostenibile per il cliente finale”. Insomma da Fli, in un periodo di polemiche per la libertà di uso delle armi negli Sati Uniti, dopo la strage di Newtown, arriva un appoggio alla lobby delle armi. “Il nostro – ha spiegato a Il Fatto Quotidiano, Roberto Flaiani candidato alla Camera nel partito di Fini – è un impegno formale nel prendere in considerazione il diritto a portare armi legalmente e responsabilmente”. Per Flaiani, “un normale cittadino è vessato da burocrazia e da sensi di colpa che colpiscono anche le aziende produttrici, con regole e regoline che impediscono a queste nostre eccellenze di crescere nei mercati internazionali”.

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