Berlusconi, profezia su Monti: "Resterà sotto il 10%"
Silvio: "Siamo noi in testa. Nelle regioni cruciali, come la Lombardia, abbiamo diversi punti di vantaggio"
di Salvatore Dama Mario Monti è un «disperato», un uomo di «bassa lega», «non credibile», «un politicante». Silvio Berlusconi non si tiene l'offesa. E replica all'accusa di essere un “cialtrone” dicendo che è il professore «ad avere toccato il fondo». Nella dialettica. E nei sondaggi: «Il cosiddetto centrino rischia di non raggiungere il 10 per cento e di restare fuori dal Parlamento. Questo li porta a dichiarazioni insensate e prive di eleganza». «Reazioni isteriche», come le definisce l'ex ministro Maurizio Sacconi. Mancano otto giorni al voto e volano gli stracci. Monti e Berlusconi si rinfacciano a vicenda la responsabilità della crisi: «Falso che con noi l'Italia fosse sull'orlo del baratro, è stata l'attività dei cosiddetti tecnici ci ha portato alla recessione», attacca l'ex premier intervistato a SkyTg24. Berlusconi torna ad appellarsi ai moderati perché non scelgano Monti, Casini e Fini: «È un voto buttato», perché il bocconiano «ha già dato disponibilità a collaborare con la sinistra». Ma invita anche a non fidarsi di Beppe Grillo: «Non credo che gli italiani possano essere così fuori di senno da dare il voto a Grillo che è un fatto solo distruttivo. Per l'80% presenta candidati provenienti dai comitati No Tav e dai centri sociali». Leggi l'articolo integrale di Salvatore Dama su Libero in edicola oggi, sabato 16 febbraio