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Ecco come Empy è entrato a casa Monti,la vera storia del cagnolino del Prof

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Parla l'ex proprietaria del cagnolino del Prof: "Ho aperto a mezzanotte per dare quello che serviva alla guardia del corpo"

Ignazio Stagno
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Mario Monti ormai fa la campagna elettorale su quattro zampe. Il suo cagnolino, Trozzy, ribattezzato poi "Empy", è diventato la mascotte ufficiale di Scelta Civica. Video, foto, e croccantini tutti per il nuovo cagnolino di Casa Monti. Ora parla però chi quel cagnolino lo ha visto nascere, la vecchia proprietaria, Giulia Pasqualetti, una dei soci del negozio "Animal House" di Milano dove viveva il piccolo cagniolino. La Pasqualetti racconta in un'intervista a ilGiorno come sono andate le cose quella sera quando Monti ha adottato il cane dopo l'ospitata a Le invasioni barbariche da Daria Bignardi. "Ci avevano chiesto un cucciolo intelligente, che esprimesse tenerezza. Il casting è stato laboriosissimo. L'ultima parola è stata di Daria Bignardi. La gag era stata pensata, prima che uscisse la foto di Berlusconi con la cagnolina, per bucare il contegno molto inglese del premier con uno scherzo. Ma è successo qualcosa di imprevedibile", racconta la Pasqualetti.  Ho aperto il negozio di notte - Poi sottolinea come il premier si sia attaccato al suo Empy: "Quando è sceso dal set si è attaccato al telefono". Ma a quanto pare l'adozione del cane è stata molto concitata: "I nipotini avevano visto la trasmissione ed erano già entusiasti. C'è stata una serie di telefonate con la moglie e la figlia, giravamo per lo studio cercando di prendere la linea. Ho aperto il negozio a mezzanotte per dare alla guardia del corpo il necessario per il primo giorno, e una ricetta che ho scritto con la dieta, le precauzioni igienico-sanitarie di base e il mio numero. Poi con la signora Elsa ci siamo sentite, l'ho accompagnata alla prima visita dal veterinario".   

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