Obama e Merkel: votate Monti
Ieri, giovedì 14 febbraio, l'Istat ci ha fatto sapere che la ecessione non si ferma, che il pil è calato del 2,2% nel 2012 e che il dato già acquisito per il 2013 è già -1%. Non solo. Il 2012 è finito peggio di come è iniziato, con il IV trimestre peggiore degli altri. Nonostante ciò, l'America e la Germania ingeriscono nella nostra campagna elettorale per dire: votate Monti di Fausto Carioti La migliore conferma al fatto che la rimonta del centrodestra c'è e minaccia di mandare a monte scenari che si credevano già sicuri è arrivata ieri da Berlino e da Washington. A dieci giorni dal voto italiano, con una contemporaneità che sarà pure frutto della coincidenza, ma fa comunque pensare, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble e la portavoce della Casa Bianca Caitlin Hayden, senza troppi giri di parole, hanno detto agli italiani che il voto giusto è quello per Mario Monti. Un'entrata a gamba tesa nelle vicende politiche di una democrazia amica del tutto irrituale e che si spiega in un solo modo: la paura che l'esito delle elezioni preferito dalle cancellerie internazionali, ovvero un governo frutto dell'alleanza tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani (e se per fare quadrare i conti ci dovrà essere pure Nichi Vendola pazienza), non ottenga alle urne i numeri per realizzarsi. Colpa di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni, e ovviamente anche di Beppe Grillo: è la loro crescita nei sondaggi a spaventare i governi stranieri. Lo spot più sfacciato è quello di Schauble. «Sarà un efficiente stratega elettorale Silvio Berlusconi. Ma il mio consiglio agli italiani», dice il ministro cristianodemocratico intervistato dall'Espresso, «è di non ripetere l'errore già fatto e di non continuare a votarlo». Meglio mettere la croce sul simbolo del loro amico: il disinteressato consiglio che ci dà Schauble è quello di «non ostacolare il cammino intrapreso da Mario Monti, perché quella della stabilità è la via migliore. Affermo senza alcun problema che sotto il governo Monti l'Italia è diventata più forte». Nel caso qualcuno avesse dubbi, Berlino promuove pure il segretario del Pd: «Bersani mi ha detto che lui vorrà proseguire il cammino iniziato da Monti e questo per me è l'importante». Stessa musica viene suonata alla Casa Bianca. Hayden, parlando all'agenzia italiana Agi alla vigilia dell'incontro tra il presidente americano Barack Obama e il capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano, loda l'operato del governo dei tecnici: «L'Italia ha fatto grandi progressi con il primo ministro Mario Monti, avendo intrapreso un ambizioso piano di riforme e avendo giocato un ruolo decisivo negli sforzi per risolvere la crisi europea». E avverte gli elettori del Belpaese che il lavoro del Professore deve proseguire: «È cruciale per l'Italia andare avanti su questa strada di riforme». Leggi l'approfondimento di Fausto Carioti su Libero in edicola oggi, venerdì 15 febbraio