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Creme, champagne e vacanze di lussoLa bella di Formigonisenza sborsare un euro

Dagli atti dell'inchiesta sulla Fondazione emergono nuovi dettagli sulle spese del governatore della Lombardia. La sua difesa

Lucia Esposito
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Champagne a fiumi, creme per il viso fino a 200 euro, viaggi esotici, yacht lussuosi: la vita di Roberto Formigoni che emerge dagli atti dell'inchiesta sulla Fondazione Maugeri che vede il governatore della Lombardia accusato di corruzione. Dalle carte emerge che Formigoni non apriva il suo portafogli: dal ristorante (Sadler, uno dei più rinomati di Milano) fino alle creme per il visto, a pagare i lussi ci pensava il faccendiere Piero Daccò. Gli inquirenti scrivono di funzionari di banca a "sua disposizione" che vengono convocati spesso e volentieri al Pirellone. Si legge: "Formigoni consegnava loro denaro contante per importi compresi tra i 15mila e i 20 mila euro...raccomandandosi di non farli transitare sul proprio conto corrente affinché non vi fosse evidenza degli importi". Agli atti c'è anche la testimonianza del ristoratore Claudio Sadler che mette a verbale: "Pagava sempre Daccò anche quando Formigoni veniva da solo. Avevamo ricevuto personalmente da Daccò la disposizione che i conti del presidente fossero a suo carico. Del resto, Formigoni anche quando veniva senza Daccò, non si preoccupava affatto del conto e, una volta finita la cena, andava via. Ringraziava e andava senza neppure chiedere quale fosse l'importo. Ordinava peraltro con libertà, bevendo champagne del quale è particolarmente appassionato." I detective della Procura sottolineano come "non risulta alcun pagamento dai conti di Formigoni a favore di Sadler".  Formigoni si difende Sono tutte balle, balle spaziali quelle pubblicate oggi dal Corriere e da Repubblica. I miei conti correnti testimoniano che quanto ho speso in questi anni me lo sono sempre pagato io, testimoniano che non ho mai ricevuto nè 270 mila euro in contanti di cui parlava ieri il Corriere nè i 600 mila di cui parla oggi". Lo ha sostenuto, in un'intervista televisiva, Roberto Formigoni. "Quando vado al ristorante o quando faccio un acquisto sono io a pagare, se un altro mi invita accetto volentieri.... E potrei continuare, ma confermo sinteticamente che nulla di ciò che è stato pubblicato corrisponde a verità".  soprattutto - ha continuato Formigoni - si continua a non parlare di ciò che le carte depositate dalla Procura documentano inoppugnabilmente: non c'è stata alcuna corruzione, non c'è stato un solo euro di denaro pubblico sperperato. Le altre sono balle che certi PM e i giornali fiancheggiatori utilizzano per danneggiare me e il Pdl e per favorire spudoratamente la sinistra"

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