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Insulti a Crozza, non erano due persone ma un gruppo

Maurizio Crozza

Lucia Esposito
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Le contestazioni a Maruzio Crozza?  Fabio Fazio col solito aplomb, la solita pacatezza, senza fare una piega ha liquidato gli attacchi a Maurizio Crozza come le solite contestazioni dei soliti noti. In realtà, a criticare il comico travestito da pubblico sono state una ventina di persone allontanate poi dalle forze dell'ordine. Persone che non grandiscono la contaminazione tra politica e canzoni e chiedono che la campagna elettorale scenda dal palco dell'Ariston. "Pirla, vattene", le urla contro Crozza hanno costretto Fazio ad intervenire. "Ringrazio tutto il pubblico  dell'Ariston, che ci ha aiutato a superare un momento difficile e ci   ha aiutato a riconoscere due persone peraltro  Il difensore Fabio Fazio ha sottolineato  che Crozza ha fatto una scelta difficile quando ha accettato la sua proposta di andare al Festival e ha aggiunto: "Era giusto che io da padrone di casa intervenissi. E quanto a quelle persone, bastava che aspettassero la fine dell'intervento di Crozza per capire il senso della satira. Forse il fatto che lui sia entrato in scena già truccato  potrebbe aver costituito l'occasione per quelle persone". Fazio ha detto anche che la cosa forse più sorprendente è che così poche persone possano finire con il poter quasi condizionare 15 milioni di persone, gli spettatori a casa, dando la sensazione che in sala stesse avvenendo chissà cosa. E se è vero che almeno due di queste cinque persone siano le stesse che furono protagoniste lo scorso anno della contestazione d Adriano Celentano sempre al Festival, Fazio si è chiesto "come è possibile che tornino nello stesso posto. Ma questo non mi compete, non tocca a me". Biglietti d'ingresso In proposito è stato spiegato che i due sono risultati in possesso di regolare   biglietto d'ingresso, anzi di abbonamento per l'intera durata del Festival, e dunque possono già stasera essere nuovamente in sala, così come sono rientrati ieri dopo essere stati identificati dalla polizia. Il sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, a sua volta ha chiarito che i biglietti in possesso dei due non sono di pertinenza comunale, ovvero non sono del lotto di ticket messi in vendita dall'amministrazione di Sanremo. E comunque - è stato anche detto in conferenza stampa - potrebbero anche essere stati acquistati da altri e poi passati a queste persone. Erano solo cinque persone, cinque maleducati, a contestare Crozza, li abbiamo contati...". Insomma durante la conferenza stampa (in cui è stata data la notizia della morte del figlio di Franco dei Ricchi e Poveri ) Fazio ha fatto di tutto per minimizzare e soprattutto ha sottolineato che erano poche persone. Ma gli stessi capistruttura Rai hanno spiegato che si trattava di un gruppo di persone. "Sanremo ha sempre ospitato interventi di satira, non si capisce perché quest'anno non si potesse fare... La par condicio è una cosa; la satira in un Paese libero, e speriamo di rimanerlo a lungo, è ammessa e doverosa". La confessione Uno dei contestatori ha spiegato le ragioni del suo gesto dicendo che la politica non c'entra niente con ol Festivale. Uno degli uomini che ha contestato Crozza è molto conosciuto a Sanremo perché è un appassionato di Festival. "La politica la tengano lontano dal Festival. Qui no, ne ho e ne abbiamo già abbastanza. Non credo di essere il solo a pensarla così".

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