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Elezioni, il Pdl può vincere anche alla Camera

Silvio Berlusconi

In bilico non c'è soltanto il Senato. Mps, Grillo, nessuna idea e l'inettitudine in campagna elettorale rischiano di far crollare la sinistra

Andrea Tempestini
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  Che al Senato si proceda dritto dritto verso il caos post-elettorale non è certo un segreto. I sondaggi non si possono più diffondere, ma gli ultimi circolati fotografavano la situazione: probabile ingovernabilità. La Lombardia, dove il Pd era dato in svantaggio, è l'ago della bilancia: la coalizione di centrosinistra, con buona approssimazione, non avrà la maggioranza. Ora però l'attenzione si sposta sulla Camera: e se anche a Montecitorio i giochi non fossero così scontati? Il dubbio viene avanzato anche dal Sole 24 Ore. Roberto D'Alimonte spiega: "Ci sono due modi per vincere le elezioni. Uno è quello di rincorrere il tuo avversario e superarlo conquistando un voto in più. L'altro è quello di vedere il tuo avversario perdere voti". Per quel che concerne il duello tra Pdl e Pd si stanno verificando entrambe le circostanze: Silvio Berlusconi recupera a spron battuto mentre la storica inettitude della sinistra a condurre una campagna elettorale ("esaltata" dalla scarsissima inclinazione di Pier Luigi Bersani) condanna i democrat a perdere consensi. Quante grane... - Ma a preoccupare la sinistra non c'è soltanto l'incapacità nell'emergere nel corso della campagna elettorale. Lavorano ai fianchi di Bersani e compagni molti altri fattori. In ordine sparso: lo scandalo Mps, il "ciclone" Beppe Grillo (dato in sensibile ascesa), l'astenersi del Pd dall'offrire idee forti all'elettorato e all'elettorato potenziale. Bersani, il leader che non lo è, continua a giocare di rimessa. D'Alimonte pone delle questioni: "Dove sono i volontari che hanno animato il confronto delle primarie? Non bastano i social media per fare una campagna elettorale. Servono anche le piazze e il porta a porta". E le proposte concrete, aggiungiamo noi. Grillo va in piazza e guadagna consensi, Bersani sta (male) in televisione e ne perde. Negli ultimi due mesi, per inciso, la coalizione di centrosinistra ha perso quasi 10 punti percentuali rispetto a quella di centrodestra. Il colpo di reni del Pdl, anche alla Camera, dunque non è impossibile. Affatto.      

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