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Lombardia, Monti: "No al voto utile, votate Albertini". Ma non convince

Giulio Bucchi
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Bersani dice che "smacchierà il giaguaro Berlusconi", il Cavaliere replica che sotto le macchie il segretario Pd "troverà un leone". E Monti? "Io voglio rendere trasparenti i camaleonti". Come dire, smascherare i furbetti, quelli delle facili promesse, quelli che cambiano troppo facilmente posizione. Forse, si riferiva anche al manipolo di montiani che in Lombardia ha annunciato il proprio voto non per il candidato di Scelta civica Gabriele Albertini ma per il Pd Ambrosoli. A questo proposito, però, la risposta del professore è... fate un po' come vi pare. Come "condanna" dei fuggitivi, non granchè. Il premier Mario Monti, ospite a Tgcom24, non ha fornito una difesa molto convincente al proprio candidato governatore davanti all'invito al voto utile di Borletti Buitoni, Dellai e compagni. "No al voto disgiunto, però..." - "Esiste un pericolo Maroni, è stato molto coraggioso Albertini a mantenere la propria candidatura malgrado le fortissime pressioni che gli ha fatto Berlusconi perché si ritirasse - ha esordito il professore -. Io credo che Albertini tolga più voti a destra che a sinistra e che aiuti ad evitare che la civilissima Lombardia cada nelle mani di Maroni. Albertini ha più esperienza del rispettabile Ambrosoli, io l'ho apprezzato da sindaco di Milano e da parlamentare europeo. Non condivido la logica del voto utile/inutile, quindi auspico che chi voti per Scelta civica per Monti alla Camera e al Senato voti anche Albertini in Lombardia. Poi, se qualche nostro candidato dice che voterà Ambrosoli faccia pure, ma la posizione ufficiale è la mia". Un tono sobrio, conciliante, che non allontana un'impressione: la Lombardia sta diventando il laboratorio per l'inciucio romano.

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