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Vendola perde pezzi: Bertinotti sosterrà Ingroia

Nichi Vendola

Per il governatore pugliese, in picchiata nei sondaggi, la strada è sempre più in salita

Sebastiano Solano
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Nichi Vendola è sempre più solo. Solo pochi giorni fa, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, diversi esponenti di Sinistra e Libertà hanno annunciato il loro passaggio a Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, scegliendo - hanno spiegato - di "restare coerenti". I vendoliani abbandonando chi, come Nichi, "ha anteposto i propri interessi eprsonali a quelli collettivi", appoggiando un centrosinistra troppo poco a sinistra, pronto al patto con il diavolo (nella circostanza, Mario Monti). Tentazione Bertinotti - Sempre più in difficoltà per via del veto, pesante, che Monti ha posto su di lui in cambio di un'alleanza post-elettorale con il Pd, il governatore della Puglia perde anche l'appoggio di Fausto Bertinotti, che è intenzionato a sostenere il movimento arancione di Ingroia. Il compagno Fausto, nel suo blog sull'Huffington Post, ha già parlato in termini postivi del magistrato della presunta trattativa tra Stato e mafia, e l'endorsment è atteso a breve. L'incubo delle elezioni anticipate - La piroetta di Bertinotti è un duro colpo per Sel, dato costantemente sotto il 4 per cento. I rapporti dei vendoliani con l'ala montiana del Pd sono quanto meno meno di diffidenza, pronti a deflagrare subito dopo l'elezioni, quando si tratterà di discutere - nel caso di una vittoria di Bersani - dell'alleanza con i centristi. Non è un buon auspicio per la sinistra, terrorizzata dall'incubo dell'esperienza dell'ultimo governo Prodi e, prima ancora, dall'esperienza dell'Ulivo del 1996, quando le frange più radicali posero fine all'esperienza di governo prima della naturale scadenza delle legislatura.

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