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Matteo Renzi non crede nella vittoria di Alessandra Moretti. E per difendere la candidata in Veneto interviene Maria Elena Boschi

Andrea Tempestini
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Una frase di Matteo Renzi si abbatte contro Alessandra Moretti, la "renzina" candidata in Veneto contro Luca Zaia e Flavio Tosi: "Alle Regionali vinceremo 6 a 1", disse il premier. E un po' tutti, ma soprattutto la Moretti, hanno capito che dietro a quell'unica sconfitta evocata dal presidente del Consiglio ci potrebbe essere proprio il Veneto, regione in bilico. Nessuna fiducia, dunque, per la "povera" Alessandra, che anche per il premier sarebbe destinata a sconfitta sicura. Una frase che ha fatto venire i brividi all'ex europarlamentare democratica, tanto che in sua difesa ha sentito la necessità di intervenire niente meno che Maria Elena Boschi, che ha spiegato così le parole dell'uomo da Rignano sull'Arno: "Quella di Renzi - ha dichiarato la ministra delle Riforme - era scaramanzia, non sopravvalutiamo una battuta". La Boschi, da par suo, si mostra ancor più ottimista di Renzi: "Lavoreremo pancia a terra per vincere in tutte e sette le Regioni". Boschi e Moretti, per inciso, si trovavano insieme all'auditorium Papa Luciani per un incontro, e la prima non si è lasciata sfuggire l'occasione per replicare alle battute di Maurizio Gasparri e Matteo Salvini sul loro conto, battute giudicate sessiste: "Se pensano di fermarci con qualche doppio senso, con qualche battuta sessista non ci conoscono. Se continuano perderanno i voti, e anche la faccia, con figli e fidanzate", ha concluso Boschi.

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