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Maria Elena Boschi: "La prossima riforma il conflitto di interessi"

Andrea Tempestini
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Suona la carica, Maria Elena Boschi, che intervistata dal Corriere della Sera, dopo l'approvazione dell'Italicum, mette in chiaro: "La nostra maggioranza è schiacciante, ma la riforma del Senato non è blindata". Una precisazione necessaria, quella su Palazzo Madama: la ministra, al pari del premier Matteo Renzi, sa che i margini ora sono risicatissimi. Blindare la riforma sul Senato, dunque, può rivelarsi assai pericoloso per il governo, sempre più inviso all'ala sinistra del Pd. E dunque, forse anche per titillare gli animi della suddetta ala "sinistra", la Boschi snocciola poi quale sarà la prossima priorità dell'esecutivo: "La prossima riforma? Il conflitto di interessi, lo porteremo in Aula già nelle prossime settimane. Se tanti dei nostri ex leader ed ex premier avessero messo lo stesso impegno o la stessa tenacia che hanno messo nelle scorse settimane sui dettagli dell'Italicum non toccherebbe a noi e avremmo già una legge". Conflitto di interessi, dunque, l'eterno cavallo di battaglia della sinistra anti-Cav: nel mirino ci sono Silvio Berlusconi e le sue televisioni. Boschi poi aggiunge: "Non è mai troppo tardi. Vorrà dire che il conflitto di interessi lo porteremo in Aula nelle prossime settimane. Ora è in Commissione, chiederemo la calendarizzazione in Aula entro giugno". Il governo Renzi, dunque, ora mostra di avere fretta: vuole stringere, vuole imbrigliare il Cavaliere, vuole "punirlo" ancora dopo che Forza Italia ha stracciato il patto del Nazareno in seguito allo strappo quirinalizio su Sergio Mattarella.

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