Bersani: carcere per gli evasori fiscali
Il candidato premier del Pd propone misure dure
Ora anche Pier Luigi Bersani tira le sue bombe elettorali. Il candidato premier del Pd si è svegliato dal torpore che ha finora caratterizzato la sua campagna elettorale e, prima parla di cinquanta miliardi in cinque anni per restituire alle imprese i debiti della pubblica amministrazione e rilanciare la crescita con nuovi posti di lavoro. "E' un impegno che ci prendiamo - ha detto il leader Pd - perché saltano un sacco di piccole imprese e si perde il lavoro. C'è un problema di liquidità e la pubblica amministrazione non paga. La pubblica amministrazione cominci a pagare, i mercati sanno che sono soldi dovuti dallo Stato". Giovedì 7 febbario il leader del Pd ha poi replicato con una seconda proposta choc. "Rafforzare le pene per combattere l'evasione. Ci vuole deterrenza, non escludo che per reati gravi ci possa essere anche il carcere. Ma il problema è talmente endemico che quante carceri vogliamo fare. Se arrivassimo a una media europea i problemi sarebbero risolti, Berlusconi è inutile che dica che io voglio impedire... sì Bersani vuole impedire l'eccessiva circolazione del contante perchè in tutta Europa ne gira meno e c'è meno evasione - ha aggiunto il leader del Pd - Poi si devono tracciare tutti movimenti finanziari, nel rispetto della privacy e nella disponibilità del Fisco. E basta chiamare elusione quella che è evasione, si deve chiudere la storiella dei caroselli Italia estero Italia Salario minimo e attacco a Grillo Bersani è tornato poi a parlare di salario proponendo una legge sul salario minimo per non andare sotto la soglia vitale. "Promettere mille euro a 3 milioni di persone come protette Beppe Grillo è da qualunquista. Io propongo una legge sul salario minimo per non andare sotto il minimo vitale, per chi non viene difeso dai contratti, ma si deve spendere in maniere sostenibile, non 100 miliardi oggi come dice Grillo, che è un qualunquista".". Il segretario del Pd ne approfitta per tirare una stoccata al comico genovese: "Va a Bologna ed evoca Berlinguer poi a Roma dà due buffetti a Casa Pound, Berlinguer non glielo avrebbe permesso, gli avrebbe detto qualcosa di pesante".