Italicum, si vota in segreto. Le opposizioni non parteciperanno
Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia hanno chiesto il voto segreto sull'Italicum. Nel contempo hanno annunciato che usciranno dall'Aula al momento della votazione. "Si vedrà icasticamente chi vota che cosa. Il gruppo ha deciso che non partecipa ai lavori", ha detto il capogruppo azzurro Renato Brunetta in Transatlantico. Anche il Movimento Cinque Stelle non parteciperà al voto. Sel sta valutando come esprimere al meglio la sua contrarietà alla legge. Nel giorno in cui l'aula di Montecitorio si prepara a dare il via libera definitivo alla riforma elettorale, dunque le opposizioni si organizzano e cercano di definire una strategia comune. Matteo Renzi invece continua a difendere ad oltranza l'Italicum, che ha un "grande elemento di chiarezza" ha detto il premier nel suo intervento alla Borsa di Milano davanti ai rappresentanti delle società quotate. "Per cinque anni sarà chiaro il governo, chi vince", ha sostenuto il premier. "Ci sarà un sistema nel quale il nostro Paese potrà finalmente essere un punto di riferimento per la stabilità politica, condizione per l'innovazione economica". "Con questa legge elettorale le cose cambieranno davvero", ha assicurato Renzi, "ci abitueremo al fatto che uno fa il premier cinque anni, forse dieci, e poi se ne andrà. Ma, in quei cinque anni, ci sta, non rincorre solo le emergenze, fa le cose". Ma Forza Italia resta sulle barricate: "Abbiamo deciso di non partecipare a questa giornata infausta per la democrazia parlamentare: non parteciperemo al voto finale", ha detto il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta. E anche Sel parla di "giornata drammatica per la democrazia". "La Lega è schifata perchè mentre il paese soffre per la disoccupazione e continuano gli sbarchi di 6mila immigrati, il Pd si occupa di una legge elettorale per salvare il fondoschiena del signor Renzi", tuona il leader leghista Matteo Salvini. "È una legge che fa schifo, che allontana i cittadini e dà ancora più potere a partiti e alla casta. Noi diciamo il nostro no e speriamo, domani, di tornare a parlare di cose serie". Alle opposizioni si unisce la minoranza dem, che nel dibattito sugli ordini del giorno prosegue ad esporre le critiche alla legge: "Con questa legge elettorale il governo sta togliendo ai cittadini italiani ciò che la Corte costituzionale gli aveva restituito, e cioè la possibilità di scegliere i propri rappresentanti", afferma Alfredo D'Attorre. Il voto finale dovrebbe svolgersi nel tardo pomeriggio.