Sallusti: il voto a Giannino è stupido
Duro attacco del direttore del Giornale al leader di Fare per fermare il declino che non ha accettato l'invito del Cav a farsi da parte
Silvio Belrusconi e Oscar Giannino. Il primo che, ormai da giorni, gli ripete di farsi da parte, che molti punti del suo "Fare per fermare il declino", sono contenuti nel programma del Pdl, e Oscar che non si muove dalla sua posizione. Anzi, rilancia: "Perché non si ritira lui?". L'ultimo tentativo del Cavaliere risale a martedì sera quando, poco prima che Oscar Giannino varcasse gli studi di Ballarò: "La Ghisleri i ha detto che sei al 4% in Lombardia. Così mi fai perdere devi disinpegnarti, cosa posso fare per convicerti? Ma Giannino non si sposta di una virgola: "Presidente, non posso. Non c'è niente che possa convincermi, fermandomi perderei la faccia" . E poi ha detto: "Vi farò perdere". Il punto è proprio la Lombardia regione cruciale per la sfida al Senato, e qui Giannino è dato molto bene. Per questo Silvio insiste e continua a mandare appelli contro il voto ai "piccoli". L'attacco Oggi, giovedì 7 febbraio, il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti firma un editoriale di fuoco contro il candidato premier di "Fare per fermare il declino". Scrive: "L'ego di Giannino è superiore pure a quello di Belrusconi, del quanle non ha né il carisma né le doti. Più si avvicina il voto più il probabile flop rende il giornalista-politico astioso, rancoroso, vendicativo. L'altra sera a Ballarò il Berlusconi mancato ha detto che godrebbe a far perdere il pdl in Lombardia, questo darebbe senso alla sua avventura". Sallusti sottolinea quindi che il progeramma di Giannino "non è collaborare con altri liberali per costruire un'Italia più libera e moderna. No, è pugnalare i suoi elettori consegnando la Lombardia e magari l'Italia a Vendola, Bersani e perché no, Ingroia". Sallusti conclude sottolineando che il voto a Giannino "non sono è inutile ma è anche stupido in quanto autodistruttivo". Poi l'affondo finale: "Giannino sembra un simpatico istrione fin quando è dentro lo schermo. Fuori, chi lo conosce lo evita. Un motivo ci sarà".