Cerca
Cerca
+

Monti a quei comunisti del Pd:"Voi siete nati nel 1921"E i democratici sbroccano...

Bersani e Monti

Ignazio Stagno
  • a
  • a
  • a

Mario Monti ha messo nel mirino tutti. Lui si sente l'uomo nuovo. E la sua "Scelta Civica" è la vera novità della campagna elettorale. Così va all'attacco e definisce "vecchi" tutti gli altri partiti. Non li nomina ma non c'è dubbio su quali possano essere i "vecchi partiti" ai quali Mario Monti imputa incapacità di offrire prospettive di sviluppo per il Paese. Il Professore, da Napoli, osserva infatti che "uno è stato fondato nel '94, quindi non è nè vecchio nè nuovo, uno credo che risalga al '21 e non credo che siano in grado, legati come sono a interessi costituiti, di offrire una visione nuova da tradurre in atto per garantire gli interessi dei cittadini, come possiamo fare noi, membri della società civile". Scoppia la polemica a sinistra. Bersani&co. non vogliono più passare per comunisti. Ora "rosso" non è più un colore che va di moda in via del Nazzareno. Dario Franceschini va su tutte le furie e risponde al Prof: "Ora Monti la smetta. Dire che il Pd è nato nel 1921 offende prima di tutto la sua intelligenza. Anche alla propaganda c'è un limite". Sbrocca anche Enrico Letta che dà del berlusconiano a Monti: "Pd nato nel 21? Deriva similberlusconiana ultimi argomenti elettorali Monti senza scusanti.Aiuta l'originale.Noi insistiamo a parlar d'Italia". Anche Rosy Bindi non prende bene le parole di Monti e risponde al Prof: "L'ultima cosa che ci si poteva aspettare da Monti è che parlasse del Pd come del partito dei comunisti italiani. Monti cerca il consenso ma in questo modo sicuramente non prenderà i voti dei berlusconiani delusi, che alla copia preferiscono, come sempre, l'originale. E certamente non prenderà i voti degli elettori che si sentono riformisti, che sanno bene che il Pd è la forza riformatrice più innovativa e credibile, perché unisce la storia del riformismo italiano dalla quale Monti si sta sempre più allontanando". Il Prof fa diventare rossa la sinistra. Di rabbia. 

Dai blog