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Ncd, Carlo Giovanardi: "Berlusconi e Alfano pronti per un soggetto politico che unisca i moderati"

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Ignazio Stagno
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Dopo l'intesa tra Silvio Berlusconi e Angelino Alfano su un candidato comune per il Colle, starebbero per partire le grandi manovre per riunire il fronte dei moderati. Dopo lo strappo degli alfaniani e la nascita di Forza Italia, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe nascere un nuovo soggetto politico di centrodestra che vede nuovamente insieme gli azzurri del Cav e gli Ncd di Alfano. A rivelarlo è il senatore Carlo Giovanardi. "Un anno dopo Berlusconi sposa le nostre tesi che ci hanno portato a dar vita al Nuovo Centrodestra. Allora si rimangiò le larghe intese e voleva far cadere il governo per le sue vicende giudiziarie. Oggi dice ai suoi che avevano ragione noi e loro votano la riforma elettorale", afferma l'alfaniano in un'intervista ad Affaritaliani. Un piano per un nuovo partito - "Il nuovo assetto della coalizione è la seconda ragione che porrtò alla divisione. Berlusconi deve capire che non può esistere lui solo come capo. Il partito unico Forza Italia o Ncd non esiste - spiega Giovanardi - ma io ho parlato personalmente con Berlusconi qualche giorno fa e lui è d'accordo sul fatto che dobbiamo superare le divisioni e costruire in Italia una forza collegata al Partito Popolare Europeo, come la Cdu in Germania o l'Ump in Francia. Una forza non collegata strettamente a una persona. Berlusconi ha 80 anni ed è importante, ma il problema è di prospettiva. Questa forza sarà aperta a tutti quelli che si riconoscono nel PPE, come Forza Italia, noi e Casini". Il nodo della Lega - Infine Giovanardi parla anche dei rapporti tra Ncd e la Lega Nord di Salvini. "Può essere una nostra alleata, come avviene in molte regioni. Dal 1994 ad oggi quando il Centrodestra si è presentato diviso alle elezioni ha sempre perso. La complicanza grave è che Berlusconi ha accettato il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione nell'Italicum. Un disastro strategico, per questo ho votato contro. Salvini potrebbe allearsi a un soggetto che fa riferimento al PPE ma non accetterà mai di fare una lista unica. Questo è il problema". 

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