Berlusconi vuole l'Italia uber alles:"Dobbiamo vincere contro la Germania"
Silvio Berlusconi vuole l'Europa. Anzi vuole che l'Italia torni protagonista e che esca dai diktat tedeschi che il governo Monti ha fatto propri. In una conferenza stampa in via dell'Umiltà, Silvio ha attaccato la politica di austerity che ci ha imposto il governo in loden e la cancelliera Merkel. "Il superamento di una politica di austerità che in Europa è stata imposta dalla Germania e ha portato alla crisi, ad avere disoccupati o sotto-occupati 50 milioni di europei. La politica di austerità - ha sottolineato - si può applicare solo quando c'è uno sviluppo, altrimenti porta alla recessione. La fine dell'austerity sarà il tema più importante al centro delle prossime battaglie in Europa", ha spiegato il Cav. Berlusconi dunque vuole spezzare le catene che legano l'Italia all'Europa germanocentrica. L'Italia europea del Cav - Silvio ha una ricetta per far tornare l'Italia uber alles: "Bisogna spuntarla con il braccio di ferro con la Germania. In caso contrario la realtà imporrà ai vari Paesi di uscire via via dall'Euro, con il rischio della fine dell'Eurozona. Sarà anche fondamentale che la Bce svolga un ruolo di vera Banca centrale, come prestatrice di ultima istanza e come garante dei debiti sovrani. E che in caso di emergenza possa battere moneta". E a chi accusa il Pdl di sostenere una campagna antieuropeista Silvio offre una risposta secca con una proposta choc per avere una partecipazione diretta alla democrazia europea: "Nel programma Pdl per l'Europa anche l'elezione diretta della Commissione europea e del presidente del Consiglio dei capi di Stato e governo. E la creazione di una agenzia di rating europea pubblica, per contrastare le agenzie di rating private che sono troppo spesso in odore di affari propri". Infine il Cav rimpiange i fasti del passato e quelle personalità che senza loden reggevano comunque le sorti dell'Europa: "È stata una perdita che non ci siano più ai vertici persone come Chirac, Blair, Aznar. In Europa ogg ci sono solo molti burocrati. L'Europa non va verso una vera Unione Europea politicamente coesa".