M5S: al via il referendum per l' espulsione di due deputati
Il blog di Beppe Grillo ha avviato la procedura di espulsione di due deputati M5S, Massimo Artini e Paola Pinna. In realtà, il codice di comportamento per gli eletti nelle file grilline prevede che ad avviare le pratiche per il cartellino rosso sia l'assemblea congiunta. "I parlamentari del M5S riuniti - si legge infatti sul documento - senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l'espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L'espulsione dovrà essere ratificata da una votazione on line sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch'essa a maggioranza". Grillo ha messo ai voti l'espulsione perché i due non hanno rendicontato le spese sul blog. Le ragioni - "Massimo Artini da gennaio ha applicato un sistema di rendicontazione personale dove, mancano all'appello 7.000 euro»" si legge."Nonostante i solleciti del capogruppo e dello staff ad attenersi alle regole, come potete verificare , il cittadino deputato Artini continua a non utilizzare il portale online per le rendicontazioni e quindi a non restituire i rimborsi spese", scrive lo staff della Casaleggio. Alla deputata Pinna vengono sollevate le stesse contestazioni: "E' inaccettabile che la cittadina deputata non faccia bonifici sul fondo per il microcredito da quasi un anno al contrario di tutti gli altri parlamentari che hanno restituito una media di 50.000 euro a testa". Entrambi i deputati si sono difesi mostrando i documenti che li scagionerebbero. Paola Pinna ha pubblicato su Facebooki suoi bonifici, che leggendo la causale, sono relativi al periodo gennaio-giugno 2014 oltre ai bonifici per le emergenze alluvioni del 2013. Per un totale di oltre 23mila euro, Roma, 27 novembre 2014. Cosi' la deputata ha risposto alle accuse di Grillo di non restituire gli stipendi come parlamentare. La divisione - Stando ai commenti postati sul blog, gli attivisti pentastellati sembrano divisi. In molti prendono le difese dei due e attaccano Grillo per l'ennesimo cartellino rosso. Ma ci sono anche molti militanti che non hanno dubbi sul da farsi: fuori Pinna e Artini, le regole si rispettano. "Con queste continue espulsioni, senza neanche aver sentito le parti interessate (diritto del contraddittorio), state affossando il M5S - accusa un attivista - Comincio a sospettare che la cosa non sia solo un caso incidentale. Dovete portare il M5S al 5%?". E c'è chi chiede più trasparenza, anche sul sistema di voto. "Desidererei che si pubblicasse la lista di chi ha votato per il sì e per il no - chiede Giovanni da Palermo - in modo da poter contare e controllare la nostra collocazione nella stessa". Ma il vento, sul blog di Grillo, da qualche tempo sembra cambiato. E mentre in molti assicurano la volontà di lasciare il Movimento, qualcuno invita al sit-in di protesta sotto la sede della Casaleggio associati, quartier generare dei 5 Stelle: «quel che serve è una bella manifestazione visto che i commenti sul blog li cancellano o fanno finta di non vederli", accusa un utente. "Telefonatevi invece di fare 'sta caciara, manco alle riunioni di condominio", accusa un altro attivista. Ma, a guardare i commenti, non mancano i duri e purì che puntano il dito contro i due deputati a rischio: "Pinna e Artini sono stati ripetutamente richiamati e se ne son fregati - scrive un militante - alla faccia degli altri. Tenerli dentro sarebbe uno schiaffo agli altri deputati"