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Flavio Tosi: "Il successo della Lega è merito di Matteo Salvini, Berlusconi? Asfissiante"
Flavio Tosi si inchina davanti a Matteo Salvini, per il successo ottenuto in Emilia Romagna, ma non risparmia critiche a Silvio Berlusconi. Il sindaco di Verona, in una intervista a Futuro Quotidiano, mette a tacere le malelingue, che lo vogliono "rivale" del segretario del Carroccio: "Il risultato del voto in Emilia Romagna è straordinario per la Lega, da attribuire principalmente alla linea politica adottata da Matteo Salvini che, oltre ad aver raggiunto un record storico di consensi per il partito, è riuscito rapidissimamente a fare un recupero straordinario dei consensi persi ai tempi del cerchio magico e di Belsito". Il Cav e il centrodestra - Male invece, commenta Tosi, sta facendo Berlusconi che di fatto tiene "Forza Italia nel congelatore. La sta pian piano asfissiando elettoralmente, perché Forza Italia non è né nella maggioranza né all'opposizione. Anzi, quando serve da supporto a Renzi le televisioni Mediaset ci sono. L'errore del patto del Nazareno è che Berlusconi crede che possa rappresentare un vantaggio reciproco, in realtà è lo strumento in base al quale Renzi ha la maggioranza al governo e tiene diviso il centrodestra". Secondo Tosi invece Forza Italia ha bisogno di una "evoluzione" interna "per far sì che si sblocchi questo meccanismo". Un partito nazionale - Tosi poi rivendica la paternità di una Lega "nazionale". La sua fondazione Ricostruiamo il Paese "ha attivato un meccanismo che poi la Lega ha sposato in pieno. Un anno e mezzo fa dissi: non si può limitarci al solo voto del Nord, a un partito in contrapposizione con il resto del Paese. La Lega deve aprirsi a un progetto politico nazionale, che si metta a confronto con il centrodestra di tutto il Paese". La leadership - Ora la sfida sono le primarie del centrodestra. Spiega Tosi: "Meloni, Salvini, Tosi, Fitto e mi auguro tanti altri che si proporranno. Le primarie devono essere fatte da tutte le persone che credono davvero di poter ricostruire il centrodestra come alternativa a Matteo Renzi. Non bastano tre nomi: devono essere di più per dare un panorama ampio delle anime della coalizione". E deve finire, secondo il sindaco di Verona, l'epoca con "un solo uomo al comando". Berlusconi è stato leader per quasi vent'anni e "il centrodestra di domani però non potrà prevedere un uomo solo al comando ma una nuova generazione di leader che lavorano insieme per un'alternativa".
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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