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La Casta scappa dalle domande e se ne frega dei cittadini

I nostri leader scelgono solo talk indolori. Altrove i politici vanno tra la gente e rispondono alla domande più cattive

Andrea Tempestini
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di Gianluigi Paragone Fanno delle regole talmente assurde che poi non le sanno gestire. La par condicio è ormai un groviglio che non garantisce alcunché se non la noia. Ad oggi il confronto tra i candidati potrebbe saltare perché le regole prevedono lo stesso diritto di tribuna per tutti i candidati leader e uno di loro - Berlusconi - non ne vuole sapere. Che la sfida interessante sia a tre (Bersani, Berlusconi e Monti) è fuor di dubbio; ma perché negare a Ingroia e Giannino l'occasione di dire la loro confrontandosi con gli altri? Metto Grillo volutamente in disparte perché la galoppata del leader di 5 Stelle è la galoppata di un cavallo selvaggio, libero. In poche parole, a Grillo non gliene frega granché del faccia a faccia a tre o a sei. (...) Come spiega Gianluigi Paragone su Libero di mercoledì 30 gennaio, la Casta scappa dalle domande e se ne infischia dei cittadini. I nostri leader politici, infatti, scelgono soltanto i talk show indolori ed evitano contaminazioni popolari. Altrove, invece, i politici vanno tra la gente e rispondono alle domande. Anche quelle più cattive. Leggi il commento di Gianluigi Paragone su Libero di mercoledì 30 gennaio

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