Regione Lombardia, indagati 20 consiglieri d'opposizione per peculato
Nel mirino degli inquirenti 20 consiglieri d'opposizione. Tra di loro ci sono diversi democratici e dipietristi. Per Bersani il Senato è sempre più lontano
Nuovo scandalo in Lombardia. Ma questa volta nella bufera ci finisce la sinistra. Uno scandalo che potrebbe pesare, e moltissimo, in un'ottica elettorale. Una ventina di consiglieri dell'opposizione del Pirellone, tra i quali alcuni esponenti del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, risultano indagati per peculato nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio. L'indagine - Secondo quanto si è appreso, l'indagine è uno sviluppo di quella che vede già coinvolti 62 consiglieri tra Pdl e Lega Nord. Nel mirino degl inquirenti, ci sono finite le spese sospette fatte con i rimborsi regionali. I nomi dei nuovi indagati, però, non sono ancora noti: nei prossimi giorni verranno notificati gli inviti a comparire ai nuovi indagati. Verso il voto - Come detto, la notizia di questa indagine che si allarga e coinvolge la sinistra rischia di minare la corsa elettorale del Pd. I democratici, infatti, risultano già in svantaggio di un punto in Lombardia, regione chiave per la conquista di una difficile maggioranza in Senato. Lo scandalo giudiziario rischia di allargare il divario a sfavore di Bersani e compagni. "Ci facevano la morale..." - Dopo la notizia dell'indagine, l'ex governatore Roberto Formigoni si toglie un sassolino dalle scarpe: "Ambrosoli aveva giurato di non volere indagati in lista. Ora le sue liste ne sono piene. Che farà il grande avvocato?", ha cinguettato, tagliente, su twitter. Poi il candidato leghista al Pirellone, Roberto Maroni, sempre su twitter: "20 consiglieri lombardi Pd e Idv indagati per peculato. Ma guarda, tutta gente che ci faceva la morale".